Sci, SuperG in Val Gardena: trionfa Ferstl, male gli italiani

Vittoria a sorpresa del tedesco davanti agli austriaci Franz e Mayer. Ottavo Fill, deludono Innerhofer e Paris

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Nella prima giornata italiana della Coppa del Mondo di sci sulle nevi della Val Gardena a trionfare nel superG maschile è Jofes Ferstl. Il tedesco sorprende tutti e chiude in 1'35"28 in una gara vinta sul filo del rasoio. Non riescono a tenergli testa i due austriaci Max Franz (+0"02) e Matthias Mayer (+0"10) che completano il podio. Male gli italiani con il solo Peter Fill vicino alle prime posizioni (ottavo a +0"52).

Non arriva il regalo per la squadra azzurra nel giorno della festa dei 50 anni della pista Saslong. In Val Gardena faticano tutti i big e a trionfare è Ferstl, che regala il quinto podio alla Germania nella Coppa del Mondo maschile. A scendere per primo è lo svizzero Beat Feuz, ma sbaglia troppo sia sulle “gobbe del cammello” sia su un cambio di pendenza in cui rischia di andare fuori tracciato e chiude in 1'35”99. Poi è subito il turno di Ferstl, il tedesco vola in 1'35”28 con una gara impeccabile che costringe tutti a cercare una discesa perfetta su un tracciato difficile. Non può nulla il Canadese Erik Guay (+0”96), ancora non al top dopo l'infortunio. Prova a rispondere invece Max Franz e se la gioca sul filo del rasoio fino all'ultimo intertempo, chiudendo con un ritardo di solo +0”02 lasciando presagire al tedesco la giornata di gloria. L'austriaco Mayer è super nella prima frazione nonostante qualche errore di troppo, le sbavature però continuano anche nella parte finale rovinando una prestazione da primo posto relegandolo sull'ultimo gradino del podio (+0”10). Dietro un Aksel Lund Svindal al di sotto delle aspettative (+0”22) e l'austriaco Kriechmayr (0”30).

Quando arriva il turno dei primi due azzurri la nebbia inizia a coprire la parte centrale del tracciato. Male Christof Innerhofer, che perde subito qualcosa in avvio sbilanciandosi per poi incrementare il distacco anche nella parte più tecnica della pista. Chiude in 1'37”14 addossandosi le colpe di una prestazione deludente: “C'è poco da analizzare, ero sorpreso quando sono arrivato al traguardo e ho visto il tempo. Un disastro. Non ho sentito bene l'appoggio, ho provato a sciare con la testa dove gli altri hanno sbagliato. Mi aspettavo tanto oggi, è un peccato”. Riesce a fare meglio anche se di poco Dominik Paris, sceso subito dopo l'altro azzurro, che chiude con un ritardo di +1”74. “Ho provato a dare il massimo ma ho sbagliato – ha dichiarato Paris al traguardo - sul muro sono arrivato un po' tardi. Su questa pista se non sei perfettamente in linea e leggero lo paghi”. Poi la nebbia fa fermare la gara a lungo e con la forte nevicata quando si riparte c'è più speranza anche per i numeri più alti al cancelletto. Tutto sembra deporre a favore di Kjetil Jansrud, ma il norvegese rischia l'inforcata e compie un miracolo per restare in pista. La gara però è compromessa e Jansrud chiude con un ritardo di +3”11. Non riesce il miracolo neanche all'azzurro Peter Fill, che chiude in ottava posizione in 1'35” 80 facendo credere in una clamorosa rimonta prima dell'ultimo intertempo. “Il risultato è abbastanza positivo – commenta Fill - fare di più oggi era difficile considerando anche il meteo che da un certo punto ha rallentato un po' la neve. Mi piace gareggiare in Val Gardena, ma non riusciamo ad essere veloci e non so perchè”.

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