MotoGP, Rossi: "Non mi ritiro ora"

"Marquez può battere i miei record, ma non sono preoccupato. Il mio rimpianto è solo il 2006"

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Il 2018 è stato, almeno finora, uno degli anni più negativi nella carriera di Valentino Rossi, tanto che le voci di un suo possibile ritiro anticipato si sono fatte più insistenti con il passare dei GP. Il nove volte iridato, però, smentisce tutto e tutti. "Ho un contratto per altri due anni, quindi sicuramente correrò con la Yamaha anche nel 2019 e nel 2020", ha detto parlando ai suoi tifosi a Londra.

"E' da abbastanza tempo che siamo nei guai e la differenza con Honda e Ducati è abbastanza grande. Penso che dobbiamo lavorare su tutta la moto, ma le aree in cui soffriamo di più sono motore ed elettronica. Sto spingendo tanto per migliorare e ho già provato un primo prototipo del propulsore per trovare un'erogazione più dolce", ha aggiunto.

Le difficoltà della Yamaha sembtrano preoccuparlo più di Marquez, lanciato verso nuovi record. "Sì, credo che, se guardiamo i numeri, Marquez possa battere i miei record. Ma non sono preoccupato, bisogna pensare alla propria carriera e credo che la mia sia stata buona". Con un solo rammarico: "Forse il mio più grande rimpianto è non aver vinto a Valencia nel 2006, quando ho commesso un errore e sono caduto".

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