De Laurentiis: "Mertens, che bello"

Sulla formula della Serie A: "Con 16 squadre e una retrocessione saremmo tutti più competitivi"

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Incantato dal gol di Mertens, scaramantico come sempre sullo Scudetto. E infervorato sulla formula della Serie A e sui diritti tv. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena nell'intervista all'alba italiana su Radio 24: il numero 1 azzurro si trova a Los Angeles per impegni di lavoro ma ha seguito la vittoria sulla Lazio: "Sono rimasto basito dal gol di Dries, non ci credevo, è stato molto bello"

Mai dire Scudetto, anche se il Napoli è in testa. La scaramanzia prima di tutto: "Ho una teca piena di corni a casa. Si dice che non bisogna farli vedere perchè si scaricano, a me piace farli vedere e caricarli dell'indivia altrui". Di sicuro, Mertens sta facendo cose fuori dal normale. E anche negli States ADL si è goduto la prodezza contro la Lazio: "Non me lo aspettavo. Ho visto che si girava e poi ho visto il pallone entrare nell'angolo destro della porta. Sono rimasto basito, incantanto. Non ci credevo, è stato molto bello. Se gli farò un regalo? Ce lo ha già fatto lui a noi, sarebbe una cafonata dover rispondere al regalo con un altro regalo".

Ma il presidente si infervora sullo stato del calcio italiano, in particolare sulla formula della Serie A e sui diritti tv: "Il sistema calcio non è in crisi, sono in crisi gli uomini che conducono le danze: c'è una mentalità vecchia di 20-30 anni, e questa non paga più perché l'Europa è cambiata. C'è un divario tra il calcio europeo e quello italiano. Nel 1986 le squadre in serie A erano 16, poi siamo arrivati a 20. Se fossero ancora 16 con un sola retrocessione, sarebbero tutti più felici e più competitivi".

L'attacco è frontale e diretto per quanto riguarda i diritti tv e la figura di Tavecchio, ma non solo. Nel mirino anche De Siervo, amministratore delegato di Infront: "Gli spagnoli hanno un ad che la vede lunga e in 3 anni ha risanato il loro calcio. La Liga per l'estero prende 700 milioni, noi dobbiamo accontentarci di 300 o 400 milioni. Se De Siervo non è capace di guidare una Ferrari e invece vuol dimostrare di guidare una Fiat, ha sbagliato casa, riesce ad accontentare solo le piccole squadre che hanno paura di non arrivare alla fine del mese".

"Noi abbiamo squadre come Juventus, Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio, Fiorentina. È chiaro che se dobbiamo pagare lo scotto di squadre che giocano con i giocatori della serie B e quindi perdono 6-0, questo è un problema. L'ho affrontanto varie volte con il presidente Tavecchio, ma lui ci sente e non ci sente perché deve mantenere la sua poltrona e dice 'siete voi della serie A che dovete imporvi'. Ma scusa, tu che ci stai a fare? Sediamoci intorno ad un tavolo, anche con la Uefa, e scegliamo come rimodulare il calcio".

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