"Incredibile segnare al più forte"

Il match winner di Milan-Juve: "Abbiamo vinto una battaglia, non la guerra"

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Un gol così non lo immagini nemmeno. Non è una cosa che sogni la notte prima di una partita né che ti tieni in fondo ai desideri irrealizzabili. E' una cosa che accade e basta. Manuel Locatelli, anni 18 e un gol decisivo alla Juve, ha un sorriso aperto e un destro micidiale. Un siluro per affondare il Sassuolo, uno per schiantare Buffon: "Non so ancora cosa ho combinato: segnare al portiere più forte al mondo è una cosa incredibile".

E ancora: "Devo fare i complimenti alla squadra, ma la dedica va come sempre alla mia famiglia. Una dedica va anche al presidente Berlusconi: mi ha voluto in prima squadra".

E in effetti è un anno abbondante che il presidente lo ripete. Locatelli - ha detto più volte -, Locatelli è bravo e contiamo su di lui. Logico, vista così, che sia stato il suo nuovo pupillo a decidere quello che potrebbe e dovrebbe essere l'ultimo Milan-Juve da presidente di Berlusconi. Il giovane rossonero entra nel futuro spinto da chi ha costruito gli ultimi 30 anni del club rossonero. E ci entra riportando il Milan a due passi dalla vetta della classifica. "Sono fatto così, non so spiegare la mia giocata - continua Locatelli -: c'è stata anche fortuna nel mio gol, ma devo rimanere coi piedi per terra. Oggi abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra: siamo un grande gruppo e sappiamo soffrire, dobbiamo solo pensare alla prossima.”

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