Serie A: la Lazio passa a Genova

L'argentino stende Mihajlovic e lancia la Lazio al secondo posto in classifica

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Nel secondo anticipo della 36.ma giornata di campionato, la Lazio sbanca il campo della Sampdoria e sale momentaneamente al secondo posto in classifica, a +2 sulla Roma e a +6 sul Napoli, entrambe impegnate domenica. A Marassi finisce 1-0 per la squadra di Pioli, che torna a conquistare i tre punti grazie al gol di Gentiletti sugli sviluppi di un calcio d'angolo. I blucerchiati restano fermi al sesto posto con 54 punti.

LA PARTITA
Succedono cose che sono dei messaggi tanto chiari quanto incredibili. Eventi disegnati dal destino e regalati dalla vita, che molte volte toglie ma poi, se hai l'energia per resistere, restituisce. Il 21 settembre 2014, a Marassi, salta il legamento crociato del ginocchio sinistro di Santiago Gentiletti. Otto mesi di stop, la lunga riabilitazione, una lesione muscolare a mettere nuovi bastoni tra le ruote e poi il rientro, stasera, sempre a Marassi ma stavolta contro la Sampdoria, a tre giornate dalla fine e in piena volata per la Champions. Succede che la Lazio parte bene ma poi fa una fatica tremenda, l'attacco non decolla, il risultato non si schioda e l'ansia comincia a salire. Una tavola perfettamente apparecchiata per la rivincita di Santiago Gentiletti, che al minuto 54 buca Viviano sugli sviluppi di un corner di Ledesma. Un gol sporco, un po' per caso anche se di casuale non c'è nulla, con la palla che sbatte quasi involontariamente sulla gamba destra dell'argentino e poi rotola dentro, proiettando la Lazio al secondo posto in classifica in attesa della Roma. A una settimana da un derby d'importanza colossale.

Non dare riferimenti alla Sampdoria è la scelta di Pioli, che si presenta a Marassi con una formazione nella quale il modulo è l'ultima cosa che conta. Come base di partenza si tratta di un 4-2-3-1, con Parolo e Ledesma in mediana e il trio Candreva-Felipe Anderson-Lulic alle spalle di Klose. In realtà, però, il bosniaco si abbassa sistematicamente a centrocampo in fase di non possesso mentre le due frecce biancocelesti ruotano su tutta la trequarti, scambiandosi posizione e agendo soprattutto come mezze punte dietro al tedesco. Una strategia che, in avvio, sorprende parecchio la Sampdoria, in difficoltà per 20 minuti abbondanti perché incapace di trovare le contromisure adatte. Poi, alla lunga, la latitanza sulle fasce diventa invece un grosso limite per la Lazio. Così viene fuori con prepotenza la Sampdoria, che a cavallo tra il primo e secondo tempo vive in assoluto il proprio momento migliore. Il centrocampo (Acquah-Palombo-Obiang), solido e operaio, è un ottimo schermo per favorire l'estro dei tre davanti: Soriano si piazza sulla trequarti e ha una grande chance al 32', quando un suo inserimento si conclude con un destro a lato di pochissimo; Eto'o e Muriel, invece, incrociano spesso e s'intendono mica male, aprendo anche spazi interessanti per i compagni. Come al 43', quando De Silvestri sfonda a destra e trova al centro Obiang, che da pochi metri, in assoluta libertà, calcia alle stelle.

La ripresa comincia con un altro, clamoroso, errore. Stavolta di Eto'o, che parte sul filo del fuorigioco e spara a lato solo davanti a Berisha. Passata la bufera, la Lazio rimette fuori la testa ma non riesce comunque a distendersi come vorrebbe. Candreva, nell'insolita veste di trequartista, impiega parecchio ad adattarsi ma poi - una volta sbloccata la gara con Gentiletti -, riesce a esprimersi con più scioltezza e tra il 16' e il 24' sfiora due volte il bis con un sinistro dalla distanza. Poi è il turno di Djordjevic, che subentra a Klose e sfiora lo 0-2 al termine di un contropiede innescato da Candreva e rifinito da Lulic (29'). La Samp però resta a galla fino all'ultimo e tutto sommato tira un gran sospiro di sollievo in ottica Europa League: il k.o. dell'Inter e la licenza Uefa negata al Genoa sono una manna per Mihajlovic.

LE PAGELLE

Candreva 7 - Pioli gli chiede di fare il trequartista e comprensibilmente impiega un attimo a prendere le nuove misure. Primo tempo senza acuti, poi cresce nella ripresa e diventa l'uomo in più. Non si ferma mai.

Klose 6 - Si vede poco, pochissimo. Però si fa il solito mazzo per la squadra, che ringrazia eccome.

Lulic 5,5 - Un po' mezz'ala, un po' esterno d'attacco, un po' ovunque. Il ruolo indefinito sembra però confondere anche lui, che anche dal punto di vista fisico non è al top.

Palombo 5 - Poco lucido, spesso in affanno, perde numerosi palloni e rincorre sempre.

Eto'o 5 - Meno incisivo del solito negli ultimi 20 metri, si divora un gol clamoroso solo davanti a Berisha.

IL TABELLINO

SAMPDORIA-LAZIO 0-1
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 6; De Silvestri 6, Silvestre 5,5, Romagnoli 6, Regini 6; Acquah 5,5 (17' st Rizzo 6), Palombo 5 (36' st Okaka sv), Obiang 5,5; Soriano 6; Muriel 6, Eto'o 5 (17' st Bergessio 5,5).
A disp.: Romero, Wszolek, Munoz, Cacciatore, Coda, Duncan, Correa, Marchionni, Djordjevic. All.: Mihajlovic 5
Lazio (4-2-3-1): Berisha 6; Basta 6, Ciani 6, Gentiletti 7 (31' st De Vrij sv), Radu 6; Parolo 6,5, Ledesma 6; Lulic 5,5, Candreva 7 (39' st Mauri sv), Felipe Anderson 6; Klose 6 (25' st Djordjevic 6).
A disp.: Strakosha, Guerrieri, Novaretti, Braafheid, Cavanda, Onazi, Cataldi, B. Keita, Perea. All.: Pioli 5,5
Arbitro: Mazzoleni
Marcatori: 9' st Gentiletti (L)
Ammoniti:
Palombo, Silvestre (S)
Espulsi: -

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