"Speriamo che la Roma non vinca"

Il tecnico bianconero si sbilancia sul big match di domenica sera: "Lo scudetto? Ancora lunga..."

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Puoi anche allungare le distanze e distanziare le rivali, ma figurarsi se un allenatore ti dice che è fatta a tre mesi dalla fine del campionato. Logico, quindi, che Max Allegri continui a buttarla sui numeri: "Lo scudetto? La strada è ancora lunga - dice -. La Roma può ancora vincerle tutte e arrivare a 95 punti". Già, elementare. Logico, allora, chiedere del big match di San Siro: "E' chiaro che sarebbe bello che la Roma non vincesse".

Piuttosto fa un po' impressione immaginarsi un Allegri interista. Lui juventino con un passato da milanista. Definirlo un assurdo è troppo, ma quanto meno pensarlo con un "amore" passeggero viene naturale. Però poi lo guardi sorridere, sornione eccome, e non puoi non capirlo. Ogni passo è un passo avanti. Ogni giornata una giornata in meno. Ogni sfida un'occasione per scappare via verso un altro scudetto. Ogni sfida, appunto, anche quella di San Siro che Allegri non giocherà: "Chi tiferò tra Inter e Roma? La guarderò, sarà una bella sfida tra due squadre forti. Tra l'altro noi dobbiamo ancora affrontare la Roma e sarà un modo per studiarla. Sarebbe bello che la Roma non vincesse ma l'importante è aver vinto noi stasera".

E ancora: "Sesto scudetto consecutivo sempre più vicino dopo la sconfitta del Napoli? No, assolutamente, la Roma potenzialmente ha ancora 7 punti di distanza e mancano tante partite. Dovremo fare ancora molte vittorie, la Roma ha un potenziale tale che può anche vincerle tutte. Noi dobbiamo guardare solo a noi stessi. Contro l'Empoli abbiamo interpretato bene la gara, siamo stati ordinati, giocare contro loro non è mai semplice. Nel primo tempo non abbiamo concretizzato le occasioni avute, nella ripresa sì, sono contento perché è stata una bella vittoria. Al momento però non abbiamo vinto ancora niente, dobbiamo pensare a una gara alla volta. Contro il Porto siamo stati bravi così come contro l'Empoli e ora avremo la gara di Coppa Italia. Abbiamo gare importanti da qui alla sosta, dobbiamo pensare a un match alla volta senza pensare a cosa succederà tra un mese".

Infine l'analisi dei singoli, a partire, manco a dirlo, da Bonucci: "I cori per Leo nel riscaldamento? Li fanno sempre. Leo è rientrato stasera ha fatto una bella partita e sono molto contento. Marchisio fuori condizione? Sta facendo un percorso di un giocatore che rientra da un crociato rotto. Dopo un infortunio del genere ci vuole un anno per tornare a essere il vero Marchisio. Deve ancora crescere come condizione e come ritmi di gioco. Perché Pjaca non titolare? Ci avevo pensato ma è un ragazzo che mi può dare di più a gara in corso rispetto a Cuadrado. Quando è entrato ha avuto un bel atteggiamento, è giovane e deve crescere, martedì abbiamo un'altra gara e ho preferito portarlo in panchina con me".

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