Tre punti che valgono il doppio e un Dzeko ritrovato, addirittura osannato dai suoi tifosi nel suo stadio. La Roma di Spalletti ha combatutto e vinto lo scontro diretto con l'Inter con un pirotecnico - e poco cinico - due a uno che dice molto meno di quanto è stato in campo. Una pioggia di occasioni da gol da una parte e dall'altra, luce negli occhi dei tifosi affamati di emozioni (specialmente i neutrali) e pugni in volto per i più tattici, per non parlare dei due tecnici. Impossibile non divertirsi guardando da fuori con un'occasione al minuto su un asse da 100 metri o poco più a mantenere lo sguardo fisso sul rettangolo di gioco, ma anche due fasi difensive - soprattutto nel primo tempo - quasi da partita tra amici all'oratorio. Esagerando, certo, ma quasi da guinness dei primati per la facilità con la quale le due squadre hanno saputo esaltare i riflessi di Handanovic da una parte e Szczesny dall'altra. In questo flipper di palloni scagliati verso la porta ha avuto la meglio la Roma, che ha creato qualcosina in più e soprattutto ha saputo reagire con forza dopo il pareggio di Banega prendendosi con rabbia il terzo posto. Quella grinta che ai nerazzurri ancora manca, pur essendo a portata di mano, per fare il grande salto.

Alla squadra di De Boer però con il morale basso per la figuraccia europea e un Joao Mario in più in regia, va riconosciuto di non aver mollato dopo lo schiaffo di Dzeko dopo soli cinque minuti, bravo a capitalizzare un'azione di Salah e Peres sulla destra ed esultare con una rabbia mai vista prima in giallorosso. Uno svantaggio, il sesto in sette partite di campionato, che avrebbe potuto far crollare l'Inter che invece, come detto, ha cominciato a rispondere colpo su colpo alla Roma portando la sfida su un altro piano, quello della corsa e degli esterni con buona pace delle coperture preventive e del filtro a centrocampo. Nemmeno l'ombra. Banega al 9' centra un palo da distanza siderale con un siluro sfortunato che mortifica Szczesny e nulla più, poi Perisic fa esaltare i riflessi del polacco poco più tardi. Dall'altra parte Salah si divora il raddoppio gettando al vento due folate delle sue davanti ad Handanovic prima che Dzeko, non certo un funambolo in quanto a dribbling, dopo aver superato Miranda al limite calci debolmente sul portiere sloveno. Ma non è finita qui: a Perotti e Florenzi che sfiorano il palo dalla sinistra risponde Candreva dall'altra parte con due buone occasioni, una sprecata e un'altra sventata da uno strepitoso Szczesny. Un primo tempo da apnea.

Il ritmo per forza di cosa cala nella ripresa, ma dopo una prima parte tattica di mosse e contromosse in panchina, si accende l'argentinità dell'Inter che al 72' inventa con Icardi e Banega il gol del pareggio, a ruoli invertiti rispetto al solito. Il trequartista chiede e ottiene lo scambio dalla punta che manda in porta il compagno, freddo e fortunato calciando debolmente. La gioia del pareggio però dura solo quattro minuti. Al 76' Jovetic, entrato da poco, commette un fallo inutile al limite dell'area che la Roma capitalizza sull'asse Florenzi-Manolas: il colpo di testa del greco è deviato da Icardi nella propria porta. Il forcing finale dell'Inter non porta all'ulteriore parità ma certifica la prestazione super di Handanovic che all'87' compie un autentico miracolo su Dzeko in una delle sue versione migliori nella capitale.

Applausi per tutti alla fine, ma contano i punti e quelli premiano la Roma che sale al terzo posto in buona compagnia. Per tutti gli altri resta un tabellino che racconta di trentasei (36!) occasioni da gol, diciannove per i giallorossi e diciassette per i nerazzurri.

Szczesny 7 - Compie almeno tre interventi da applausi a scena aperta tra cui un miracolo su Candreva. Dà solidità a un reparto che tanto compatto ancora non è

Joao Mario 5,5 - Detta i tempi con lucidità, ma si vede che non è al top della forma. De Boer lo mette in campo per dare qualità alla manovra ma in una partita pazza dal punto di vista tattico e con un ritmo folle, si perde nella marea

Dzeko 7,5 - Una delle migliori versioni del bosniaco nella capitale e i tifosi romanisti hanno apprezzato e applaudito. Il gol, certo, ma anche un lavoro per la squadra ben visibile e soprattutto indispensabile

Handanovic 7,5 - La parata su Dzeko all'87' è qualcosa di incredibile, ma non è stata l'unica grande parata della serata

Florenzi 7,5 - Può fare tutto e lo sappiamo; lo fa bene e sappiamo anche questo. Insomma, una certezza che non può non essere premiata. Letale da calcio piazzato per i compagni

Banega 7 - La qualità chiesta da De Boer passa dai suoi piedi. Colpisce un palo clamoroso e sfortunato, poi trova il primo gol in nerazzurro per una vana speranza. 

ROMA-INTER 2-1
Roma (4-3-1-2): Szczesny 7; Bruno Peres 7, Manolas 7, Fazio 6,5, Juan Jesus 6; De Rossi 6, Strootman 6,5; Florenzi 7,5 (45' st Nainggolan sv), Salah 6,5 (25' st El Shaarawy 6); Perotti 6,5 (34' st Paredes 6); Dzeko 7,5. A disp.: Alisson, Lobont, Emerson, Seck, Gerson, Iturbe, Totti. All.: Spalletti 7
Inter (4-2-3-1): Handanovic 7,5; Ansaldi 5,5 (17' st Nagatomo 5,5), Miranda 6, Murillo 6, Santon 5,5; Joao Mario 5,5 (15' st Gnoukouri 6), Medel 6; Candreva 5,5 (25' st Jovetic 5,5), Banega 7, Perisic 6,5, Icardi 6,5. A disp.: Carrizo, Berni, Ranocchia, D'Ambrosio, Miangue, Felipe Melo, Kondogbia, Palacio, Eder, Gabigol. All.: de Boer 6
Arbitro: Banti
Marcatori:  5' Dzeko (R), 27' st Banega (I), 31' st Manolas (R)
Ammoniti: Juan Jesus (R); Santon, Ansaldi (I)
Espulsi: nessuno