"Ritengo che il risultato del ricorso valga meno rispetto alla memoria e ai fatti di quanto successo a suo tempo. Gli atti ufficiali hanno minore importanza, è sufficiente ricordare". Così, laconico e perentorio, Massimo Moratti in merito alla decisione del Tar di bocciare il ricorso della Juve. Nessun risarcimento e nessuna rivisitazione dei fatti di Calciopoli. "Non c'è quindi molto da commentare, è tutto chiarissimo" ha continuato l'ex presidente dell'Inter.
Intercettato da fcinternews.it, Massimo Moratti non si è così sottratto a un commento relativo alla sentenza del Tar che ha respinto il ricorso della Juventus che chiedeva un maxirisarcimento del "danno" subito a seguito della revoca dello scudetto 2006 e della conseguente retrocessione in Serie B. "Se sono soddisfatto? No, perché non c'è bisogno di esserlo. Questo esito - ha spiegato Moratti - lo giudico come un risultato scontato. Non perdo troppo tempo ad approfondire questa notizia. Non ne vale la pena".
Meglio parlare dell'Inter e del futuro immediato, sportivo e non solo, del club: "Un mio ritorno? Non è questo il momento e non è nei miei programmi immediati, ma per il futuro certo. Potrebbe succedere". Ma come vede l'ex patron la stagione appena iniziata: "All'inizio di ogni anno c'e' sempre tanto ottimismo, mischiato anche a del realismo. Io credo che l'Inter sia quasi obbligata ad andare in Champions League. Ci sono tanti nuovi giocatori ed è quindi normale che ci siano tante e rinnovate speranze, ma occorre pazientare. Soprattutto all'inizio. Non va inoltre dimenticato il cambio improvviso di allenatore, ma le prospettive di questa squadra restano importanti".
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