Inter, hai toccato il fondo: De Boer in confusione

Nerazzurri imbarazzanti, la crisi è aperta

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Dopo averlo sfiorato a Pescara, questa volta l'Inter è finita nel baratro. Caduta di testa e dolorosa per i nerazzurri che contro l'Hapoel Beer Sheva hanno dato il peggio di loro, a San Siro al rientro in Europa dopo un anno. Una figuraccia internazionale. Colpa anche e soprattutto di De Boer che ormai ha finito il credito con la critica visto che è più di un mese che siede sulla panchina.

Tanti e troppi i problemi di questo gruppo di giocatori che non è squadra e il turnover c'entra poco o nulla. Dall'inizio della stagione si vedono sempre gli stessi difetti: non c'è un'idea di gioco e l'allenatore olandese è in totale confusione. Il modulo è variabile a seconda dei momenti del match: 4-3-3 o 4-2-3-1 con gli interpetri spaesati per il campo. Possesso di palla a parte, c'è il problema del gol: solo Icardi ha esultato in quattro partite. L'attacco non gira e la difesa e pure peggio: sono già sei le reti subite e quasi sempre Handanovic, come ieri sera, è stato il migliore in campo. Murillo e Miranda sono irriconoscibili e gli esterni, da D'Ambrosio a Santon, continuano a essere da matita rossa. In più c'è un centrocampo senza regista, senza una figura in grado di impostare il gioco. I titolari faticano e le riserve non sono semplicemente all'altezza: uno su tutti quel Felipe Melo che ha perso anche la sua anima da guerriero. Un po' come gli altri compagni che per l'ennesima volta hanno sbagliato l'approccio.

Il bonus di Pescara si è esaurito tutto in una notte di fine estate e ora all'orizzonte c'è l'incubo Juventus. Il baratro potrebbe farsi ancora più profondo. Anche perché nell'ambiente nerazzurro sembra esserci più paura che voglia di riscatto.

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