Tra speranza e consapevolezza. Il realismo di Checco Moriero, ex ala destra nerazzurra anni '90, il lustrascarpe di Ronaldo, l'uomo tutto estro e fantasia, si sposa con l'augurio che tutto possa presto cambiare, già domenica contro il Milan. Perché l'Inter fatica ma l'Inter per Moriero resta un affare di cuore: "Nel calcio l'importante è vincere e l'Inter col Benevento ha vinto - ha dichiarato a 4-4-2 L'Originale - pur passando un momento di evidente difficoltà: è una squadra che manca di distanze, pur essendo Spalletti un allenatore che imposta la tattica di tutte le squadre che ha allenato sulla compattezza in campo".

Questione di testa. Ma non solo. Moriero è chiaro: "L'Inter in questo momento ha paura. L'allenatore in questo caso deve lavorare sulla testa dei giocatori, portare tranquillità: è vero che la tranquillità te la danno i risultati, ma è anche vero che i nerazzurri devono migliorare, perché il Benevento avrebbe potuto tranquillamente vincere la partita. Aggiungo: sono anche gli stessi giocatori che devono dare tranquillità all'allenatore, attraverso il loro atteggiamento. Ma quest'Inter manca di campioni veri: è una squadra che può arrivare tra le prime 4, ma manca chi si prende la responsabilità di trascinare gli altri e risolvere le partite. Ha qualche buon giocatore e molti altri che camminano: con tutti i problemi che ci sono sarebbe già un miracolo arrivare tra le prime quattro”.