Coppa Italia: l'Inter ai quarti

I nerazzurri superano la squadra di Serie C solo ai rigori dopo lo 0-0 sul campo. Decisivi Padelli e Nagatomo

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L'Inter, tornata pazza per una notte, si è qualificata ai quarti di finale di Coppa Italia superando 5-4 ai calci di rigore il Pordenone, squadra di Serie C. Imbottiti di seconde linee i nerazzurri non sono andati oltre lo 0-0 anche con l'ausilio dei supplementari, rischiando di andare sotto con il palo colpito da Magnaghi. L'inserimento di Perisic e Icardi (palo) fa piovere occasioni, ma ci sono voluti i rigori. Padelli e Nagatomo decisivi.

L'Inter si è qualificata ai quarti di finale di Coppa Italia eliminando il Pordenone. Limitandoci a un messaggio telegrafico, tutto nella norma. Ma la partita che la fredda serata di San Siro ha voluto raccontare ha rischiato davvero di fare la storia. Sì perché alla miglior squadra in Italia al momento dall'alto della sua vetta in Serie A sono serviti i calci di rigore per avere la meglio di un gruppo di ragazzi che occupano la quinta piazza nel proprio girone di Serie C, due categorie e svariate posizioni più indietro. La "lotteria" del dischetto - peraltro non ne sono bastati cinque - ha premiato l'Inter, ma nel ricordo di tutti ci sarà il sogno accarezzato dal Pordenone di sbancare San Siro seguito da migliaia di tifosi di neroverde vestiti. L'errore di Parodi al settimo rigore con grande parata di Padelli e il gol di Nagatomo subito dopo hanno scritto un destino scontato alla vigilia, ma caricato di emozioni dai centoventi minuti e oltre sul campo come solo il calcio nei suoi connotati migliori sa fare.

Fosse stato pugilato non ci sarebbe stato match con l'Inter che specialmente nel secondo tempo con l'inserimento in ordine di Brozovic, Perisic e Icardi ha fatto piovere pallone ed esaltato i riflessi di Perilli; anche nel basket, nella pallavolo o scegliete voi uno sport la contesa sarebbe finita molto presto nonostante tutta la buona volontà del Pordenone. Ma nel calcio no, l'ottima organizzazione impostata da Leonardo Colucci e l'abnegazione dei suoi ragazzi ha regalato un sogno durato più di due ore, con qualche sussulto da crepacuore come in occasione del palo di Magnaghi al 31' e il diagonale fuori per questioni di centimetri di Maza a inizio ripresa. Prima e dopo le seconde linee dell'Inter non sono riuscite a trovare la via della porta, sfiorata in almeno tre occasioni da Karamoh e mancata clamorosamente prima da Brozovic e poi da Perisic quando il più sembrava fatto. Nemmeno l'ingresso di Icardi nel finale ha potuto evitare la mezzora supplementare, dove l'Inter ha colpito un palo proprio col suo capitano, premiando fino alla fine un Pordenone che, giocando palla a terra sempre e comunque, e difendendosi bene ha meritato solo applausi.

Gli dei del calcio dal dischetto sotto la curva sud occupata dai tifosi neroverdi hanno premiato l'Inter, pur concedendo al Pordenone per ben due volte l'occasione di fare davvero la storia. Icardi prima e Vecino poi non hanno tradito emozioni, lasciando a Padelli su Parodi e a Nagatomo la scena del successo con il boato di San Siro, gioioso e soprattutto liberatorio, che per i friulani può essere considerato un grandissimo successo. Solo applausi per loro.

Cancelo 7 - Parte male sbagliando troppo, ma nella ripresa prende le misure e diventa l'uomo più pericoloso con i suoi spioventi. Finisce esausto ma lanciando segnali importanti a Spalletti

Karamoh 6,5 - La sua partita si può leggere in due modi diametralmente opposti, diamogli fiducia. Sbaglia molto, è vero, ma è l'unico là davanti a crearsi occasioni da gol importanti fino a quando il fisico ha retto. Deve essere più freddo

Dalbert 5 - Altra prova incolore per l'esterno che ha fallito la possibilità di scalare le gerarchie in rosa

Colucci (all. Pordenone) 10 - Una partita pressoché perfetta. Citiamo lui per citare tutta la squadra, concentrati al limite della normalità e a tanto così dal realizzare un sogno. Solo tanti applausi tutti meritati.

INTER-PORDENONE 5-4 dcr (0-0 al 120')
Inter (4-2-3-1)
: Padelli 7; Nagatomo 6,5, Ranocchia 6, Skriniar 6, Dalbert 5 (35' st Icardi 6); Vecino 6, Gagliardini 6; Joao Cancelo 7, Eder 5,5, Karamoh 6,5 (23' st Perisic 5,5); Pinamonti 5 (1' st Brozovic 6). A disp. Handanovic, Berni, Lombardoni, Santon, Borja Valero, Emmers, Candreva. All. Spalletti 6.
Pordenone (4-2-3-1): Perilli 9; Formiconi 8, Stefani 8, Bassoli 8, Nunzella 8 (11' sts Parodi 6); Misuraca 8, Burrai 8, Lulli 8; Maza 8 (35' st De Agostini 7), Berrettoni 8 (7' pts Ciurria 7); Magnaghi 8. A disp. Zommers, Meneghetti, Buratto, Pellegrini, Visentin, Raffini, Martignago, Silvestro, Danza, Toffolini. All. Colucci 10.
Arbitro: Sacchi
Ammoniti: Perilli (P)
Espulsi: nessuno

Rigori Inter: Brozovic gol, Perisic gol, Skriniar parato, Gagliardini parato, Icardi gol, Vecino gol, Nagatomo gol
Rigori Pordenone: Misuraca parato, Burrai gol, Magnaghi gol, Lulli alto, Stefani gol, Ciurria gol, Parodi parato

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