Russia18, poker Brasile in Uruguay

La Seleçao sbanca Montevideo 4-1, l'Argentina piega i cileni grazie ad un rigore della Pulce

  • A
  • A
  • A

Pesante successo per il Brasile, che fa un passo deciso verso Russia 2018: a Montevideo finisce 4-1 per la Seleçao, che ribalta il vantaggio del'Uruguay firmato da Cavani su rigore con una tripletta di Paulinho e da un gol di Neymar. Vince anche l'Argentina che supera il Cile 1-0 grazie a un rigore trasformato da Messi. Vince il Paraguay, 2-1 sull'Ecuador, pareggio 2-2 tra Venezuela e Perù. Brasile sempre più primo, al momento Cile fuori dalle prime 5.

Brasile 30
Uruguay 23
Argentina 22
Colombia 21
Ecuador 20
Cile 20
Paraguay 18
Peru 15
Bolivia 7
Venezuela 6

(si qualificano direttamente ai Mondiali le prime 4, la quinta va allo spareggio)

Con una tripletta di Paulinho e una autentica perla di Neymar il Brasile rimonta l'Uruguay e si issa sempre più solitario al comando del girone sudamericano: un 4-1 pesante, a Montevideo, che porta la Seleçao a 30 punti, a +7 proprio sulla Celeste, quando mancano 5 turni al termine delle qualificazioni. E dire che il match era iniziato nel peggiore dei modi per il Brasile, con il rigore trasformato da Cavani dopo uno sciagurato retropassaggio di Marcelo che ha costretto Alisson a stendere il Matador, implacabile dal dischetto.

Poi il Brasile è esondato: al 18' il pareggio con un grande gol di Paulinho da fuori. Il centrocampista ex Tottenham, ora in Cina al Guangzhou Evergrande, si erge a protagonista assoluto del match: dopo il siluro all'incrocio del pareggio, infatti, nella ripresa sigla l'1-2 al 51'. Gol che precede la rete della sicurezza di Neymar che al 74' scappa su un rilancio di Neymar e infila il pallone in porta con un morbidissimo pallonetto. La festa è completata ancora da Paulinho, autore della tripletta per il poker finale. Una sconfitta, quella dell'Uruguay, che rovina la giornata speciale di Tabarez, che ha tagliato il traguardo delle 168 partite alla guida dell'Uruguay: si tratta del record di ogni tempo per un ct di una nazionale.

Negli occhi ancora quel rigore sparato in tribuna nella finale di Coppa America. Leo Messi stavolta non ha tremato e ha trafitto l'ex compagno di squadra Bravo per regalare all'Argentina un fondamentale successo per 1-0 sul Cile, determinante per salire al terzo posto nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018.

Ma a far discutere, e tanto, è l'arbitraggio di Sandro Ricci: una direzione di gara, al Monumentale di Buenos Aires, considerata troppo casalinga, in particolare in occasione del rigore decisivo, assegnato al 16' per un presunto fallo di Fuenzalida su Di Maria. E le polemiche sono già partite. Senza Dybala, l'Argentina è scesa in campo con Higuain e Biglia titolari e in campo per 90', mentre l'interista Banega è entrato al 57' al posto di Agüero. Non una prova indimenticabile, quella dell'Albiceleste, troppo impegnata a pensare alla classifica: trovato il gol, l'Argentina ha puntato su una partita conservativa, cercando di limitare l'ispirato Sanchez.

Nelle altre gare disputate nella notte successo casalingo del Paraguay sull'Ecuador (2-1). Valdez sblocca il risultato al 12' del primo tempo di testa al termine di un'azione convulsa in area, Alonso raddoppia al 20' della ripresa con un tapin vincente. Inutile la rete su rigore di Caicedo cinque minuti dopo. Parità tra Venezuela e Perù (2-2) mentre la Colombia la spunta sulla Bolivia nel finale grazie a un gol di James Rodriguez, il più lesto sulla ribattuta dopo un penalty sbagliato.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti