Premier: pari e rabbia a Stamford Bridge, Chelsea-Manchester United 2-2

Barkley salva i Blues al 96' dopo la rimonta firmata Martial. Mourinho furioso nel finale

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Sembrava fatta l'impresa per il Manchester United a Stamford Bridge. Anthony Martial aveva ribaltato il risultato nel secondo tempo con una doppietta dopo il colpo di testa di Antonio Rüdiger, ma Ross Barkley ha rovinato la festa dei Red Devils e salvato l'imbattibilità in Premier League del Chelsea. Il gol del centrocampista inglese al 96' ha scatenato l'urlo di gioia di Maurizio Sarri, ma soprattutto la rabbia di José Mourinho che ha provato ad avvicinare un componente della panchina dei Blues. Momenti di tensione anche in campo per oltre un minuto e poi al fischio finale l'abbraccio tra lo Special One e l'ex allenatore del Napoli.

Parte bene il Chelsea sfruttando le fasce con Willian e Hazard che ha la prima occasione della partita, solo che mastica la conclusione al volo col sinistro. Poi il belga inizia a duettare con Kovacic e ne salta due al limite dell'area: viene steso e Willian calcia alto la punizione. E dopo un colpo di testa fuori misura di Lukaku, prima occasione per lo United, passa in vantaggio: al 21' Willian batte un calcio d'angolo da destra, David Luiz fa un blocco su Smalling e Pogba è in grave ritardo su Rüdiger che svetta da solo e piazza il pallone sotto la traversa alla destra di De Gea che non può arrivarci.
Dopo il gol i Blues tengono palla evitando il pressing ospite, accelerano e rallentano il ritmo quando vogliono e aspettano il momento giusto per l'imbucata. Se perde il possesso, la squadra di Sarri va a pressare alto correndo qualche rischio, come al 34' quando per la prima volta lo United riesce a sfruttare la velocità di Rashford che si invola sulla destra e poco prima di entrare in area viene steso da Hazard in ripiegamento difensivo, ma dalla punizione non arrivano pericoli per Kepa.

Il secondo tempo ha un ritmo decisamente più sostenuto e il Chelsea sembra ancora padrone del campo, tanto da creare due palle-gol con Morata e David Luiz nei primi minuti, ma al 55' arriva a sorpresa il pareggio del Manchester United su un'azione convulsa. Cross dalla destra respinto e tiro al volo di Mata che trova la risposta di Kepa, poi lo spagnolo rimette in mezzo e sulla palla tesa di Young deviata Martial è rapido a girare in porta il pallone, trasformando in gol il primo vero pericolo portato dai suoi.
È la scossa anche per Pogba che un minuto più tardi si costruisce la palla del possibile sorpasso, ma il suo destro a giro è troppo largo. Risponde dopo lo choc il Chelsea e crea due occasioni, ancora con Hazard e David Luiz, che di testa rischia di replicare il gol dell'1-0. Nel frattempo entra Ross Barkley al posto di Kovacic e al 71' arriva la terza occasione per i padroni di casa con un gran destro terra-aria di Kanté che trova la risposta superlativa in tuffo di De Gea, ma passano poco più di 60 secondi e sulla fascia destra Mata vince un contrasto con David Luiz sull'ennesimo buco creato da Alonso in pressing.
È il preludio al gol del 2-1 dei Red Devils: il fantasista appoggia all'indietro per Pogba che vede Martial tutto solo a sinistra, il francese stoppa e fredda Kepa con un destro chirurgico sul palo lontano. Il Chelsea è stordito, Sarri prova a cambiare mettendo dentro Giroud e Pedro per Morata e Willian.

La sua squadra attacca in maniera nervosa, rischiando più volte il contropiede e l'uno contro uno in fase difensiva, ma alla fine ha ragione l'ex allenatore del Napoli. Nei 6 minuti di recupero (forse troppi) i padroni di casa creano altre due occasioni: prima capitan Azpilicueta calcia alto dal limite dell'area, poi all'ultima azione crossa sul secondo palo per Rüdiger che cerca la doppietta, ancora di testa. De Gea è di nuovo strepitoso, ma non può nulla sul tap-in di Barkley che fa esplodere lo Stamford Bridge.
Sarri esulta con veemenza e un suo collaboratore passa vicino alla panchina di Mourinho che non la prende bene e si alza per raggiungerlo, ma viene bloccato dal quarto uomo e dagli steward. Anche in campo si vivono momenti di tensione e il cronometro scorre fino al 98', poi il signor Dean fischia la fine e arriva l'abbraccio tra i due manager, ma lo Special One si leva l'ultimo sassolino dalla scarpa e mostra le tre dita al pubblico a significare i campionati vinti sulla panchina dei Blues.

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