Guardiola fa riposare alcuni dei suoi titolari, tra cui De Bruyne, ma la squadra mandata in campo resta più che competitiva. Primi minuti favorevoli al City, con Gundogan che al 10' conclude dal limite ma Walton para. Il Wigan però c'è e due minuti dopo risponde con Grigg: tiro sull'esterno della rete. Al 30' palla buona per Fernandinho, che però calcia alto. Finisce sopra la traversa anche la conclusione di Gundogan, al 35'. Nel finale di tempo Aguero sfiora il gol, arrivando solo davanti a Walton, bravissimo a rispondere in tuffo. Poi però, nel secondo minuto di recupero, il City resta in dieci per l'espulsione di Delph, reo di una brutta entrata con il piede alto. L'arbitro Taylor prima estrae il giallo, poi cambia idea e lo butta fuori: Guardiola non la prende bene. Il tecnico spagnolo dopo l'intervallo inserisce Walker al posto di Sanè e ridisegna il suo City con un 4-3-2. Con i Citizens in dieci la gara diventa ancor più bloccata, così, dopo venti minuti privi di emozioni, Guardiola si gioca la carta De Bruyne, che prende il posto di David Silva. Al 28' il primo brivido della ripresa, con De Bruyne che libera al tiro Aguero, murato dalla difesa; poi Danilo penetra in area da sinistra ma il suo assist finisce nel vuoto. Al 34' è invece il Wigan a sbloccare il match grazie a Grigg, che approfitta di un pasticcio di Walker e infila l'incolpevole Bravo. Nel finale l'undici di Guardiola tenta il tutto per tutto, ma il Wigan non trema e porta a compimento una delle sue più grandi imprese. Ora, ai quarti, il Wigan troverà il Southampton.