Spalletti: "Il pareggio non serve, saremo feroci"

Il tecnico: "Juve più arrabbiata dopo lo 0-1 col Napoli? Lo dite a noi che non vinciamo da sette anni. I nostri tifosi sono a punteggio pieno"

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E' il giorno di una vigilia pesante. Che pesa sui destini di Spalletti e Allegri, la zona-Champions interista e lo scudetto juventino. Chi rischia di più? C'è il sottile confine tra la buona e la pessima annata, fra i sogni di riabilitazione verso l'Europa e di bilancio, e la storia del settimo scudetto che rischia di infrangersi. Messa così, è solo una partita da vincere. Il pareggio non serve a entrambe, Qui siamo nella casa interista. Le parole di Luciano Spalletti.

"Siamo pronti, stiamo bene. Ci giochiamo una partita che vale l'ingresso in Champions League così come lo sono le tre che resteranno. Abbiamo messo a posto le cose, eliminato i difetti. Possiamo regalare qualcosa di grandioso ai nostri tifosi, lo stadio sarà ancora pieno, anzi strapieno. I nostri tifosi sono a punteggio pieno, quest'anno. E noi aremo feroci. Anzi: ferocissimi".
L'arbitro della partita sarà Orsato. Con quale peso e aspettative?
"La designazione di Orsato non è un problema, gli arbitri italiani sono di qualità, stanno cercando di fare le cose migliori e la Juventus negli ultimi anni ha vinto talmente tanto che non esistono riferimenti a quello che hanno fatto i direttori di gara".
Temete di non poter sostenere il peso di una qualificazione in Champions?
"Noi stiamo giocando per un traguardo grandioso e ne siamo fieri e consapevoli. Vogliamo rimettere le cose a posto per la storia del nostro club e siamo pronti".
Divaghiamo: quanto è bravo Salah?
"Io l'ho toccato con mano, so cosa può esibire. Lui fa tutto con facilità, ci ha messo nel suo anche il lavoro di Klopp, io gli avevo chiesto di giocare più centrale, lui preferiva stare largo, ora con Klopp ha capito quale deve essere la sua posizione di partenza e ne ha tratto beneficio. Lui può migliorare, è buono è bravo, ama la squadra e i compagni e mette in campo tutto se stesso".
Cosa si aspetta dalla sua squadra?
"Mi aspetto una prova importante, chi si vuole nascondere viene subito pizzicato. In una partita così bisogna correre, portare a casa tanti contrasti, poi fare la giocata illuminante, c'è da fare tutto. E in più c'è la Juventus".
Un anno e mezzo fa l'Inter di De Boer batté 2-1 la Juventus, con un pressing alto e costante.
"Può essere che sia la strada giusta, ma bisogna saper leggere i momenti delle partite, quando c'è da fare una cosa e non un'altra, la JUve ha giocatori che ribaltano il gioco facilmente. La Juve contro il Napoli l'ho vista, la Juve sa trovare la soluzione per qualsiasi avversario, Allegri è bravissimo a mettere al centro del suo gioco il calciatore, per fare in modo che emerga al meglio, lui con le qualità del giocatori fa il gioco di squadra, con naturalezza, è il più bravo a leggere le partite. Poi una partita non fa testo".
All'andata lo 0-0 con la Juve voleva dire, per voi, primato in classifica. Poi la crisi.
"Nessuno ci aveva regalato niente. Era la nostra qualità, era il nostro momento. Poi abbiamo avuto alti e bassi, ma abbiamo trovato un nostro equilibrio, abbiamo risolto alcuni dei nostri difetti, anche se abbiamo lasciato per strada punti preziosi".
Un pareggio può servire?
"L'elastico si può tirare fino a quando tiene. Poi si deve lasciare andare. L'idea di aver potuto fare qualcosa di più in tema di gol fatti rimane, qualche gol in trasferta: e li abbiamo fatti e andiamo avanti. I calciatori forti, di personalità, questi giorni così se li vive, se li gode, si prepara. Giocare buna partita così è solo esaltante. Il pareggio serve per fare un punto, ma sia noi che loro giochiamo per vincere".
La sconfitta della Juve col Napoli ha cambiato qualcosa? Che Juve si aspetta?
"Bah, l'Inter è sette anni che non porta a casa niente e come dovremmo essere? Più arrabbiati di noi... Io non mi sento bravo quando vinco e meno bravo quando perdo. L'obiettivo Champions è ambizioso e lo vogliamo ottenere, ma un'avventura può essere bella anche se non è vincente e l'avventura qui all'Inter è bella".

Allegri dice: chi vince è un bravo ragazzo, chi perde una testa...
"E' la guru academy. Alla fine ti rimane quello che hai creato".
Juve contestata dopo sei scudetti. E' normale?
"E' una esasperazione italiana, ma siamo in un percorso di miglioramento. E dobbiamo migliorare ancora. Nel calcio è bello vedere un derby nel quale alla fine tutti si abbracciano e così deve essere".
Si sfidano due attacchi forti, ma anche due grandi difese. Cosa conta di più?
"Difficile dire, conta un po' tutto. Le squadre hanno a disposizione materiale per scardinare la forza dell'avversario, per cui per una buona difesa ci vuole a supporto dal reparto offensivo. Ci sono stati momenti nella mia carriera in cui avevo difficoltà e la soluzione la trovavo spesso a centrocampo, ruotandoli, perché i centrocampisti hanno la duttilità per fare un po' tutto".

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