Mancini poco allegro. "Il mio futuro? Meglio stare zitti"

Al rientro in Italia, il Mancio evita di fare chiarezza sul suo immediato rapporto con l'Inter

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"Il mio futuro? Cosa bisogna dire? Meglio stare zitti. Ottimista? Bisogna esserlo". Eccolo il Mancini... italiano (riferito da calciomercato.com), rientro all'ora di pranzo dalla trasferta americana e due parole, poco più di due, per rispondere ai cronisti arrivati all'aeroporto e in attesa di dichiarazioni, casomai di chiarezza, del tecnico e dell'altro grande atteso, Icardi.
Per il Mancio, le parole significano tutto e niente, ovvero tengono alto il livello del dubbio se la sua permanenza sulla panchina dell'Inter sia destinata a durare oppure se sia agli sgoccioli. Dopo i brevi incontri a New York con i cinesi del Suning (i padroni dell'Inter) e Thohir (il presidente). Chi si aspettava un sorriso e un sì dal Mancio, è rimasto deluso. O forse no.
Poi il tecnico ha aggiunto: "Si sono dette tante cose sbagliate. Ed è giusto essere ottimisti".
Da quel che trapela, risulta poi che il Suning abbia provveduto a nominare un dirigente fra Thohir e Mancini, un terzo uomo che possa evitare incomprensioni fra i due o forse -meglio dire- che nel rapporto presidente-allenatore faccia sentire la necessaria voce del padrone. E il padrone è il Suning, appunto.

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