Lazio-Roma 1-4:Spalletti vede Sarri

La squadra giallorossa domina il derby: gol di El Shaarawy, Dzeko, Florenzi e Perotti. Parolo per la Lazio. Due "legni" per parte

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Lazio-Roma 1-4. La Roma stravince un derby ricco di gol (5) e di pali-traverse (4). Le reti di El Shaarawy al 15', poi le emozioni della ripresa con il gol di Dzeko, quello laziale di Parolo e nel finale le reti di Florenzi e Perotti. La Roma vola così a 4 punti dal Napoli, correndo anche per il secondo posto. La Lazio peggiora il suo stato di crisi e la panchina di Pioli è in discussione.

La corsa della Roma, dopo il ko del Napoli a Udine, alza la soglia fino al secondo posto: chissà mai. La disperata ricerca laziale di un qualcosa racchiude nel derby il significato di una stagione-no. Ci sono assenze eccellenti (De Rossi e Dzeko, oltre al solito Totti) fra i titolari di Spalletti, e una difesa un po' così cui è costretto Pioli.
E proprio qui, nelle retrovie, cominciano subito i guai laziali: visto che al 15' su un pallone di Digne che spiove nell'area, Bisevac e Hoedt dimenticano di marcare El Shaarawy che solo, e di testa, spedisce la palla nell'angolo basso alla sinistra di Marchetti. Vantaggio trovato, senza nemmeno dannarsi. E un derby che prende un indirizzo ben preciso.
Da lì alla fine del primo tempo, è un quasi monologo romanista, con Pjanic, Keita e soprattutto Nainggolan padroni del centrocampo, mentre quei tre là davanti, Perotti, ElSha e Salah in moto permanente fanno saltare le pallide certezze laziali. Il secondo gol resta in sospeso, si potrebbe concretizzare al 40' col palo pieno colto da Pjanic (destro dal limite, Marchetti battuto). Mentre da parte laziale poco o nulla succede verso la porta romanista. Il solo grido di dolore è al 36' quando Rudiger impatta su Felipe Anderson, e il reclamo-rigore si spegne nel diniego di Banti. 
La ripresa. Pioli cerca un qualcosa di diverso dalla mestizia in corso, dentro Klose e Keita per Candreva (nervoso) e Matri (assente di lusso). Spalletti risponde con Dzeko per El Shaarawy e al 19', quattro minuti dopo il suo ingresso, Dzeko fa felici i romanisti chiudendo in gol, a porta vuota, il pallone respinto dal palo sul tiro di Perotti. Raddoppio. E tutti a casa. O no?
L'effetto dello 0-2, sulla Lazio, non è però la depressione. E' anzi una improvvisa, e forte, reazione, che però si scontra con un sorta di maledizione, visto che al 23' il palo respinge il colpo di testa di Hoedt e al 24' è Parolo a spedire, di testa, la palla sulla traversa, palla deviata da Szczesny.
Nainggolan fuori per infortunio, la Roma perde sostanza a metà campo e quei due "legni" laziali sono il sintomo di un'altra Lazio e pure di un'altra Roma. Che sul 2-0 soffre e alla mezz'ora subisce la rete che riapre il match: Klose salta più in alto di tutti, Szczesny sbaglia l'uscita e sul pallone a porta vuota piomba Parolo. E' il gol dell'1-2. Finale bollente.
Ma su quei bollori (laziali) piomba Florenzi che al 38', con un siluro al volo dai 20 metri, inchioda Marchetti e sigilla il derby. Con la perla di Perotti al 43' che aggiunge sostanza al tabellino. La Roma vola a meno 4 dal Napoli, con la sua serie impressionante in rimonta. La Lazio resta dentro la sua cris, e anche peggio, e sul futuro di Pioli è lecito dubitare.

Bisevac 5 - Prendiamo lui come esempio che valga per tutti, tutti i quattro difensori della Lazio mai capaci di prendere le misure sugli avversari.
Parolo 6,5 - Oltre il gol e la traversa, è il solo che abbia argomenti da opporre agli avversari.
Candreva 5 - La voglia di derby lo porta a eccessi di nervosismo che alla lunga sono dannosi.
Matri 5 - Difficile capire la sua partita, sempre a rimorchio degli avversari, mai prima di loro.
Klose 6 - Il suo colpo di testa, col pallone spinto in gol da Parolo, accende una fiammella.
Szczesny 5,5 - La sua uscita sbagliata procura il gol laziale e dieci minuti di brividi.
Florenzi 7 - La certezza di un difensore che sa fare il centrocampista, e poi l'attaccante e poi è anche uomo-gol.
Pjanic 6,5 - Governa il centrocampo, uomo d'ordine e anche puntuale quando c'è da chiudere verso la porta avversaria.
Perotti 7 - Partita piena di autorità, di classe: segna il gol del 4-1, coglie il palo da cui nasce il 2-0 e molto altro.
El Shaarawy 7 - Per lui, le cifre romaniste: 9 presente, 6 gol e 2 assist. Magnifico.
Dzeko 6,5 - Un gol facile facile, ma si può anche sbagliare. Un gol scaccia-crisi. La sua crisi.

LAZIO-ROMA 1-4
Lazio (4-3-3): Marchetti 6; Patric 5, Bisevac 5, Hoedt 5, Braafheid 5,5; Cataldi 5,5 (39' st Djordjevic sv), Biglia 6, Parolo 6,5; Candreva 5 (11' st Keita 6), Matri 5 (11' st Klose 6), Felipe Anderson 6. A disp.: Guerrieri, Matosevic, Gentiletti, Onazi, Mauri, Mauri. All. Pioli 5
Roma (4-3-3): Szczesny 5,5; Florenzi 7, Rudiger 7, Manolas 6, Digne 6,5; Pjanic 6,5, Keita 6, Nainggolan 6,5 (26' st Iago Falque 6); Salah 6 (36' st Zukanovic sv), Perotti 7, El Shaarawy 7 (15' st Dzeko 6,5). A disp.: De Sanctis, Castan, Emerson, Torosidis, Maicon, De Rossi, Strootman, Totti. All. Spalletti 7
Arbitro: Banti
Marcatori: 15' El Shaarawy (r), 19' st Dzeko (R), 30' st Parolo (L), 38' st Florenzi (R), 42' st Perotti (R)
Ammoniti: Patric, Candreva, Biglia, Hoedt, Cataldi (L), Nainggolan, Rudiger (R)
Espulsi: Hoedt (L) al 49 ' st per doppia ammonizione

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