Conte, e la "sua" Inter? "Non ha senso parlarne"

Alla vigilia di Inter-Chelsea, l'ex ct dribbla le domande sui suoi mesi nel mirino interista. Domani in campo Morata e Rudiger

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Inter-Chelsea non è soltanto un impegno solenne, seppur amichevole, nel torneo ICC asiatico. A suo modo, è anche l'incrocio di due grandi allenatori che lo scorso inverno-primavera sono stati oggetto del desiderio di Suning: corteggiato a lungo Conte, da una stagione al Chelsea; inseguito Spalletti, diciamo come seconda opzione, non necessariamente al ribasso.

E così Antonio Conte si è torvato spesso al centro di domande sul suo futuro: quale  sarà, mister? Dubbi durati qualche settimana, diciamo pure qualche mese, con voci estreme di dissenso fra lui e la proprietà del Chelsea. Fino alla tregua, alla pace, al rinnovo del contratto, e la conquista della Premier League con la reciproca gioia di stare ancora assieme.
Così oggi, alla vigilia di Inter-Chelsea, normale che la domanda posta al tecnico del Blues sia stata quasi... scontata. Mister, vuole chiarire? "Non credo ci sia da far chiarezza su questo argomento. C'erano altri due anni di contratto con il Chelsea, pertanto ho deciso di continuare perché era giusto così". "Ho un lavoro da portare a termine con questa società. Penso che non sia importante parlarne adesso. La cosa che conta è la mia felicità di essere al Chelsea, tanto da aver rinnovato il contratto".

Sul match contro l'Inter alla 'Singapore American School', Conte conferma che farà giocare si Morata che Rudiger: "Troveranno sicuramente spazio. Rudiger giocherà una parte di gara, è arrivato da poco. Devo ancora decidere se dall'inizio o a gara in corso".

Secondo Conte, all'Inter si vedono già i frutti del suo lavoro: "L'Inter sta facendo molto bene, si vede già un'identità di squadra. Tutto questo crea fiducia per il futuro". Poi, da ex ct dell'Italia, fa un pronostico sulla sfida contro la Spagna che la Nazionale di Ventura giocherà il prossimo 2 settembre: "Bisogna essere fiduciosi. Abbiamo dimostrato agli Europei di poter battere la Spagna, senza dimenticare il pareggio di Udine. Lì avremmo meritato la vittoria. Ritengo ci siano tutte le possibilità di vincere, dobbiamo giocarcela senza paura avendo fiducia nei nostri mezzi. Non c'è altro da fare: giochiamocela, senza cercare alibi".

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