Coppa Italia: Juve in finale

Allo Stadium decide un contestato rigore di Pjanic al 75' dopo un palo di Gomez e una traversa di Douglas Costa

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Nella semifinale di ritorno la Juventus batte 1-0 l'Atalanta all'Allianz Stadium e vola in finale di Coppa Italia, la quarta di fila per i bianconeri. Dopo lo 0-1 dell'andata firmato Higuain, a Torino decide un rigore di Pjanic al 75', concesso per una trattenuta di Mancini su Matuidi. In precedenza Gomez era stato fermato dal palo e Douglas Costa dalla traversa. Allegri se la vedrà con la vincente dell'altra semifinale tra Lazio e Milan.

Il rigore decisivo non è quello del gelo portato da Burian e dai fiocchi di neve che cadono anche stasera sull'Allianz Stadium ma quello altrettanto glacialmente calciato da Pjanic: il risultato della semifinale di ritorno è il medesimo di quella di andata. Con un doppio 1-0 la Juve elimina una bella Atalanta, che dopo essersi arresa con onore al Borussia Dortmund in Europa League, deve fare altrettanto in Coppa Italia al cospetto della squadra detentrice del trofeo. Che di abdicare non ne ha proprio alcuna intenzione. La solita Dea spregiudicata e orgogliosa quella scesa in campo a Torino con la temperatura sotto zero: un ottimo primo tempo e una ripresa più sottoritmo per i nerazzurri che, ancora una volta, per un destino beffardo, si prendono i complimenti ma non la qualificazione. Quella è roba della Juve che con una gara poco brillante ma attenta si prende di prepotenza la diciottesima finale di Coppa Italia della sua storia. E nel finale riabbraccia Dybala dopo che già Matuidi, titolare, aveva riassaggiato il campo. Segnali in vista Tottenham.

E' tutto piglio e personalità l'inizio dell'Atalanta che mette in mostra all'Allianz Stadium il suo tipico bel calcio, fatto di manovre che partono da dietro e che prevedono di giocare sempre palla a terra senza mai buttarla via. La Dea gioca spesso d'anticipo e recupera tanti palloni nella metà campo avversaria grazie all'onnipresenza di Freuler e De Roon, fa molto possesso nel tentativo di far correre la Juve e andare poi alla ricerca dello spazio. Agli atalantini riesce spesso l'uscita palla al piede, a dimostrazione dell'intenzione di giocarsela a testa alta e alla pari, così come successo in Europa League contro il Borussia. I bianconeri aspettano, quasi con l'idea di far sfogare la qualità nerazzurra, e iniziano ad alzare il baricentro e a farsi vedere dalle parti di Berisha attorno al 25'. Inizia un susseguirsi di attacchi e conseguenti capovolgimenti di fronte: a Gasperini manca sempre l'ultimo tocco, ad Allegri sembra mancare Higuain con la sua capacità di spaziare sul fronte d'attacco e tenere la palla. In generale, alla Juve manca l'intensità e il pressing mostrati all'andata anche se poi è di Mandzukic (stoppato da Berisha in uscita) l'occasione migliore del primo tempo. Matuidi sembra uomo ovunque, Benatia e Chiellini chiudono tutto ma l'Atalanta ci prova anche con le ripartenze, cui non si sottrae un inesauribile Spinazzola: la squadra di Gasp non ha un centravanti vero e proprio e non dà riferimenti precisi in attacco dove sono i continui movimenti e inserimenti dei centrocampisti a rappresentare la giocata tipica. 

Nella ripresa la Juve prova a guadagnare campo ma si susseguono diversi errori in fase di impostazione e la scarsa vena, da parte della squadra di Allegri, ad allargare il gioco e a sfruttare le fasce: quando succede, in area finiscono palloni sempre velenosi. La Dea inizia a faticare nella sua manovra, ora meno fluida e convinta. I nerazzurri pagano soprattutto la scarsa incisività di Ilicic e Cristante fra le linee e non riescono a replicare il possesso del primo tempo probabilmente anche a causa di un'eccessiva stanchezza post-Europa. Con il risultato che la palla resta più frequentemente sui piedi bianconeri e la difesa nerazzurra finisce sotto stress. Allegri avvicina Douglas Costa a Mandzukic, Gasperini gioca la carta Cornelius per dare più incisività alla sua fase offensiva: l'effetto è un palo di Gomez che dalla trequarti cerca di sorprendere Buffon in uscita (dopo un erroraccio di Benatia) e una traversa centrata proprio da un Douglas Costa in versione sprinter nella ripresa. E come spesso accade nella gare tese, intense ed equilibrate, ecco che arriva l'episodio a decidere tutto: la trattenuta di Mancini, fin qui impeccabile, su Matuidi in area è giudicata fallosa e dal dischetto Pjanic scrive la sua sentenza. Siamo al minuto 75 e per la Dea sembra una mazzata impossibile da riassorbire e di fronte alla quale reagire visto che, comunque, un calo era già sembrato evidente dall'inizio del secondo tempo. Finisce con la Juve che gestisce e l'Atalanta che proprio non ha la forza di provarci, congelata nel morale e nelle gambe dal rigore di questo inverno che in pochi giorni l'ha vista battersi con enorme dignità ma senza riuscire a riportare a casa la pelle. Perché certi squadroni sono implacabili e al primo errore puniscono. Così ha fatto la Juve, cannibale in ogni competizione.

Douglas Costa 7 - La mossa che offre la svolta è il suo avvicinamento a Mandzukic: regala spunti e crea occasioni. Pennella un cross delizioso su cui il croato non arriva per poco

Matuidi 6,5 - Rientro più che confortante: più reattivo di Marchisio, lotta su tutti i palloni e ne recupera parecchi. Si guadagna con mestiere il rigore che chiude i conti

Benatia 6 - Un gigante in mezzo alla difesa ma il pallone che perde in uscita sullo 0-0 e che Gomez spedisce sul palo poteva costare carissimo

Mandzukic 5,5
- Senza il Pipita il ruolo del 9 tocca a lui: solita lotta continua ma dopo una bella azione spara addosso a Berisha nel primo tempo e nelle ripresa arriva tardi su una "chiamata" di Douglas Costa

Ilicic 5 - Nel primo tempo non trova nè lo spunto nè la conclusione e pasticcia molto col pallone. Nella ripresa cala fisicamente e perde un pallone pericolosissimo che per poco Marchisio non sfrutta.

Mancini 5,5 - Gara attenta e di personalità. Tocca e recupera tanti palloni. Ingenuo sull'episodio del fallo da rigore che decide match e qualificazione

Gomez 6,5 - Tutte sue le conclusioni pericolose dell'Atalanta e per poco non gli riesce una vera e propria magia a Buffon battuto

JUVENTUS-ATALANTA 1-0
Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Benatia 6, Chiellini 7, Asamoah 6; Marchisio 5,5 (23' st Khedira 6), Pjanic 6,5, Matuidi 6,5; Douglas Costa 7 (37' st Dybala sv), Mandzukic 5,5, Alex Sandro 5,5 (39' st Barzagli sv). A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Hoewedes, Rugani, Sturaro. All.: Allegri 6
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6,5; Mancini 5,5 (30' st Rizzo 6), Caldara 6,5 Masiello 6,5; Hateboer 6, De Roon 6,5, Freuler 7 (41' st Barrow sv), Spinazzola 6,5; Cristante 5,5; Ilicic 5 (18' st Cornelius 5,5), Gomez. A disp.: Gollini, Rossi, Palomino, Haas, Castagne, Gosens, Melegoni. All.: Gasperini 6,5
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 30' st RIG Pjanic (J)
Ammoniti: Chiellini (J), Gomez (A), Pjanic (J), Matuidi (J), Masiello (A), Alex Sandro (J), Mandzukic (J)

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