Italia, Lippi: Figc fuori di testa

L'ex ct torna a parlare del suo mancato approdo in azzurro accanto a Ventura

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Nel giorno dell'esordio dell'Italia di Ventura verso i Mondiali di Russia 2018, Marcello Lippi torna a parlare del suo mancato approdo in Nazionale. "Aspettavamo l'ufficialità del mio incarico, avevo già firmato un precontratto per diventare direttore tecnico - ha spiegato -. Il giorno prima della presentazione di Ventura, la Figc mi ha informato che c'era un articolo per impedire a un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione. Roba da fuori di testa".

La ricostruzione dei fatti arriva ai microfoni de "La Domenica Sportiva" e non lascia spazio a interpretazioni. L'ex ct, amareggiato, racconta come sono andate le cose, spiegando nei dettagli i motivi per cui è saltato il suo ingaggio in azzurro. "Aspettavamo l'assunzione di Ventura per annunciare il mio incarico - ha precisato -. Per due mesi ho lavorato in Federazione, avevo parlato anche con Montella e altri papabili c.t., alla fine abbiamo scelto Ventura".

"Poi il giorno prima della presentazione del nuovo ct, il presidente ed il direttore generale, con cui avevo parlato di progetti mi informano che un anno e mezzo fa c'era stata una modifica allo statuto che prende in esame la posizione dei procuratori, categoria a cui appartiene anche mio figlio Davide", ha aggiunto Lippi, che a questo punto è stato tagliato fuori dai giochi."E' stato creato un articolo ad hoc per impedire ad un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione - ha tuonato l'ex ct, puntando il dito contro la Figc -. Roba da fuori di testa".

E non è tutto qui. Dopo l'inghippo, infatti, la Federezione ha anche provato ad aggiustare la situazione. "Mi hanno anche detto che avrebbero modificato quell'articolo, ipotesi che però io non ho voluto nemmeno prendere in considerazione. Non voglio che siano varate delle leggi per favorire la mia persona", ha concluso Lippi.

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