L'esecutivo del Cio ha sospeso il Comitato olimpico brasiliano e il suo presidente, Carlos Nuzman, arrestato ieri. La decisione è stata presa alla luce dell'inchiesta sulla presunta compravendita di voti fra i delegati alla sessione Cio che nel 2009 dovevano assegnare i Giochi 2016, aggiudicati infine a Rio de Janeiro. Il provvedimento, si sottolinea, non avrà alcun effetto sugli atleti brasiliani.
Provvedimento che arriva a poche ore di distanza dall'arresto di Nuzman all'interno dell'operazione "Unfair Play – Second Time", in cui è sospettato di aver fatto da mediatore all'interno della compravendita di voti. Per lui le accuse sono quelle di corruzione, riciclaggio di denaro e organizzazione criminale. In particolare, Nuzman avrebbe fatto arrivare all'ex membro del CIO Lamine Diack 2 milioni di dollari per poter così spostare un certo numero di voti in favore della candidatura di Rio ad ospitare le Olimpiadi del 2016.
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