La pallavolista che aveva accusato la sua società di averla licenziata perché incinta: "Ringrazio chi mi sostiene e anche chi non lo fa"
Asia Cogliandro torna a parlare e questa volta affida il suo sfogo ai canali social: "Ci tenevo a fare questo videomessaggio, così, in questa giornata molto lunga e stressante - le parole della pallavolista che lunedì aveva denunciato di essere stata licenziata dalla sua squadra perché incinta -. Come prima cosa volevo ringraziare tutti quelli che mi tanno sostenendo, ma anche quelli che non mi stanno sostenendo. Tenevo a dire che io ho semplicemente raccontato la mia storia e che finora non sono stata io quella che ha avuto bisogno di pubblicizzarsi: questo caso non mi è servito per farmi pubblicità. Comunque sia, se non oggi, se non domani, se non tra un mese, la verità verrà fuori. Non ho mai parlato male della società, non ho mai parlato male di Perugia anche perché tutti sanno cos'è stata per me e il livello di affetto che c'era con alcune persone, non si può nascondere questo, purtroppo. Mi aspettavo tutti i messaggi che ho ricevuto, brutti o comunque non bei messaggi. Mi dispiace per questo, però me lo aspettavo e chiedo comunque di rispettare questo momento che per me è molto delicato dato che questa gravidanza è stata molto altalenante: nei giorni scorsi non sono stata molto bene. Comunque ringrazio chi si sta muovendo, e chi sta lavorando per me in questo momento".
Intanto fonti della lega pallavolo femminile definiscono altamente improbabile l'eventualità, circolata su alcuni media, di una mancata iscrizione del club per la vicenda Cogliandro, facendo notare che anche in caso di un contenzioso le iscrizioni sono accettate, in attesa di definizione. D'altra parte ieri, nella sua nota, il Black Angels Perugia aveva fatto sapere che la documentazione presentata per l'iscrizione era state ritenuta regolare e quindi accettata.