L'OPINIONE

Skorupa: "Omosessuali discriminati. Una lesbica è la seconda scelta"

La palleggiatrice con un lungo trascorso in Italia parla al portale polacco Onet.pl

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L'omosessualità è ancora un tabù nello sport, e gli atleti preferiscono nascondere il proprio orientamento sessuale per evitare ripercussioni. È questo il pensiero esternato in una lunga e polemica intervista da Kasia Skorupa, palleggiatrice polacca che in Italia ha vinto uno scudetto e ha indossato le maglie di Urbino, Casalmaggiore, Conegliano, Novara e Monza.

Skorupa
Italy Photo Press

"Viviamo in una società xenofoba, omofoba e chiusa. Come cittadino di questo paese (la Polonia), non ho gli stessi diritti degli altri. E in Italia la società non è molto diversa dalla nostra". Nota alle cronache anche per la storia d'amore con Paola Egonu, la superstar del volley italiano, nel marzo 2019 Skorupa ha ufficialmente fatto coming out.

"Gli omosessuali sono spesso discriminati da club o federazioni. A volte una lesbica è la seconda scelta, anche se quello che fa vedere in campo mostra che dovrebbe essere la prima. L'ho provato io stessa".

"Ci sono molte persone non eterosessuali nello sport, come in ogni altro settore della vita, e questo vale anche per la pallavolo polacca. Il fatto che io sia l’unica giocatrice e una dei pochi sportivi ad aver fatto coming out la dice lunga sul potere della discriminazione. Ho fatto le mie scelte, a volte drammatiche, e le ho pagate, ma per me c’è qualcosa che conta di più della paura".

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