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Lara Lugli: "Il mio non è un caso isolato, ora abbiamo potere di fare qualcosa"

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"Siamo riusciti a fare indignare il New York Times per questa cosa, noi non ci possiamo indignare perché già eravamo a conoscenza di quali sono i compromessi che noi atlete abbiamo accettato finora. Però penso che adesso abbiamo il dovere, il potere, di fare qualcosa, perché si è scoperchiato un vaso di Pandora che ha fatto uscire tutto questo". Ecco le parole di Lara Lugli, la pallavolista carpigiana protagonista di un contenzioso con la Volley Pordenone per lo stipendio non pagato dopo la rescissione del suo contratto per una gravidanza. Lugli è intervenuta alla videoconferenza stampa di presentazione delle Finali di Coppa Italia.

"Questa non è solo la mia storia - ha affermato Lugli - coinvolge tutte le atlete che fanno questo sport. Questa situazione, di grande visibilità, non mi piace, non ci sto bene. Ma mi hanno supportato tutte le società in cui ho giocato insieme agli atleti. Quando una si lancia in una battaglia, non sa mai chi avrà al suo fianco. Ci sono società correttissime, ma il mio non è un caso isolato. Mi hanno scritto tante giocatrici che hanno vissuto la mia situazione". 

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