L'allenatore carioca ha saputo della scomparsa del genitore novantenne prima della sfida contro la Serbia
Giocare con la morte nel cuore è senza dubbio una delle prove più strazianti a cui uno sportivo deve essere sottoposto. Bernardinho non si è fermato e, nonostante avesse ricevuto la notizia della scomparsa della madre novantenne poco prima della sfida contro la Serbia, ha deciso di continuare comunque.
Il commissario tecnico del Brasile ha affrontato con grande caparbietà la sfida decisiva per il passaggio agli ottavi di finale del Mondiale di volley maschile perdendo, ma sedendosi comunque in panchina per onorare la memoria del genitore. L'allenatore verdeoro ha faticato a trattenere le emozioni tanto che nel riscaldamento è scoppiato in lacrime, facendo denotare il momento di difficoltà.
"Sono molto triste di essere lontano e di non poterti dire addio, mamma, ma il mio cuore è colmo di gratitudine per aver avuto il tuo amore, il tuo affetto e la tua dedizione per più di 60 anni. Riposa in pace. Ti amo, mamma" ha scritto Bernardinho sui social. Al suo fianco è rimasta comunque la squadra che ha provato in ogni modo a regalare un momento di gioia al proprio coach.
Impresa mancata, ma che ha visto il capitano Ricardo Lucarelli esprimere tutto il proprio affetto con un abbraccio poco prima della sfida: "Oltre alla sconfitta, c’è questo motivo di tristezza. Tutti volevano questa vittoria per l’allenatore, ma ovviamente non l’abbiamo ottenuta. È triste - ha spiegato l'ex giocatore della Trentino Volley e della Lube -. Non credo che abbiamo giocato una brutta partita, ma loro sono stati migliori per tutto il tempo. Non sapevamo cos’altro fare. È stata una combinazione di fattori che li ha favoriti, hanno meritato la vittoria".