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Il 23enne numero uno al mondo dopo la aver battuto Shelton: "Ho saputo sfruttare le poche possibilità che mi ha concesso"
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I timori di non rivedere Jannik Sinner in campo a Wimbledon fuggono via dopo poco più di due ore di gioco che hanno consentito all'altoatesino di tornare in semifinale dopo due anni. Il 23enne di Sesto Pusteria non ha lasciato campo a Ben Shelton superandolo ai quarti di finale con il punteggio di 7-6 6-4 6-4 in un match ad alta intensità, ma dove la classe di Sinner ha avuto ancora una volta il meglio.
"È una sensazione diversa rispetto alla sfida con Dimitrov, sono molto contento della prestazione di oggi. Lui serve molto bene, per cui ho avuto poche possibilità soltanto negli ultimi game, ma le ho sfruttate - ha spiegato Sinner dopo la sfida -. Giocare la semifinale sul Centrale è speciale, anche se in due anni sono cambiate molte cose. Mi auguro che anche la prossima partita sia molto bella".
Per Sinner si tratta della sesta vittoria consecutiva con il numero 10 del tabellone che sembra non riuscire più a cancellare il tabù che lo lega all'allievo di Darren Cahill e Simone Vagnozzi. Una maledizione che nemmeno il dolore al gomito ha saputo frenare: "Quando c'è la tensione della partita, provi a non pensarci. Da ieri a oggi il mio gomito è migliorato parecchio, anche perché ieri ho fatto un allenamento breve solo con i miei coach - ha concluso Sinner -. Oggi sono riuscito a giocare il mio tennis e l'ho dimostrato davanti a questo pubblico che ringrazio per essere venuto a vedermi".