Roma: la finale è Djokovic-Murray

Al Foro Italico il giapponese va ad un passo dall'impresa ma dopo tre ore passa Nole: sfiderà lo scozzese che passeggia contro Pouille

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Per la settima volta Novak Djokovic raggiunge la finale degli Internazionali d'Italia, ma mai come in questa edizione è andato ad un passo dall'uscire. Dopo la maratona nei quarti con Nadal, il serbo fa gli straordinari contro un Nishikori in serata di grazia: sulla terra del Foro Italico finisce 2-6, 6-4, 7-6(5) dopo tre ore di gioco. Nole sfiderà Murray, che travolge il francese Pouille 6-2, 6-1 e raggiunge per la prima volta la finale a Roma.

Uno spettacolo assoluto quello a cui danno vita Djokovic e Nishikori, match ancor più intenso del quarto di finale tra lo stesso Nole e Nadal. Per il serbo la gara si mette subito male visto che si colpisce involontariamente con la racchetta e si provoca un ematoma sulla caviglia che lo condiziona per tutto il primo set, vinto in scioltezza dal concentratissimo giapponese. Il numero uno smaltisce dolore e nervosismo nel secondo set, chiuso alla prima palla utile sul servizio dell'avversario. Il terzo parziale è degno di una sceneggiatura di Hollywood: Nole sale sul 4-1, ha due palle per il 5-1 ma non le sfrutta così Kei infila tre giochi di seguito e aggancia il pari. Si arriva fino al tiebreakl, dove il giapponese vola sul 3-1, poi va in tilt (doppio fallo e tre errori banali), annulla le prime due palle match al serbo ma alla terza si inchina all'ace di un grande campione che arriverà però alla finale domenicale ben più stanco del suo rivale.

Un quarto d'ora di pioggia non è stato invece sufficiente per fermare Murray: troppo il divario tra lo scozzese, che da lunedì tornerà secondo nel ranking, e il malcapitato Pouille, numero 52 Atp e secondo lucky loser della storia a raggiungere la semifinale di un Masters 1000. Il francese aveva sfruttato il forfait di Tsonga per rientrare nel main drawn, poi grazie ad un altro ko - quello dell'argentino Monaco - era approdato sino in semi: niente fortuna però contro Andy, che domina l'incontro non concedendo neppure una palla break. Ben 25 gli errori gratuiti del transalpino, che dopo 59 minuti di gioco effettivo alza bandiera bianca: per Murray prima finale al Foro Italico.

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