Sharapova, lo sponsor si ritira

La Nike interrompe il contratto: "Siamo rattristati e sorpresi". Via anche la Tag Heuer

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Dopo l'annuncio fatto da Maria Sharapova sulla sua positività all'antidoping negli Australian Open, la Nike ha deciso di sospendere il proprio rapporto di sponsorizzazione con la tennista russa. "Siamo rattristati e sorpresi dalle notizie su Maria Sharapova - si legge in un breve comunicato del colosso Usa -. Abbiamo deciso di sospendere il nostro rapporto con Maria durante le indagini. Continueremo a monitorare la situazione".

E dopo la Nike un altro main sponsor ha immediatamente deciso di interrompere la propria collaborazione con la russa. Si tratta della svizzera Tag Heuer, che ha deciso di non estendere il proprio contratto. La Porsche - riporta l'agenzia russa Tass - ha deciso di "cancellare tutti gli eventi in programma con la tennista fino al termine dell'indagine".

Il presidente della federazione di tennis russa Shamil Tarpischev è convinto che Maria Sharapova potrà rappresentare il proprio paese ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro in programma quest'estate nonostante il caso di positività: "Penso che sia un insieme di sciocchezze - ha dichiarato in un'intervista all'agenzia stampa russa TASS - Gli sportivi prendono quello che viene dato da fisioterapisti e medici. Credo che Sharapova sarà alle Olimpiadi, comunque vedremo come si evolverà la situazione".

Maria Sharapova ha ammesso di prendere il Meldonium sin dal 2006. È una sostanza utilizzata per trattare l'ischemia, una mancanza di apporto sanguigno ad una parte del corpo. Viene prodotto in Lettonia e dall'inizio del 2016 è stato considerato sostanza dopante: aumentando l'afflusso sanguigno può migliorare le capacità atletiche durante lo sforzo. La Wada ha trovato "evidenze nel suo utilizzo da parte di atleti con l'intenzione di migliorare le proprie prestazioni". Sharapova ha dichiarato di avere una insufficienza di magnesio e una storia familiare di diabete.

L'ammissione di colpevolezza ha reso inutili le controanalisi. Sharapova sarà giudicata da una commissione con un giudice della Itf a capo. La squalifica massima è di due anni: la russa, dopo la sentenza, potrà appellarsi al Tas di Losanna. Di sicuro l'entità sarà collegata alle squalifiche comminate ad altri atleti russi trovati positivi alla stessa sostanza (Masha è la settima positiva al Meldonium dal primo gennaio).

La squalifica scatterà dal 12 marzo. Le verranno probabilmente riconosciute le attenuanti, la speranza per Masha è che non sia superiore ai 6 mesi. Ma sei mesi di stop le impedirebbero di partecipare alle Olimpiadi a Rio. Nel migliore dei casi lo stop sarà di 3 mesi.

"Ci aspettano degli sconvolgimenti su questo farmaco: non sta a me annunciarlo ma casi del genere ce ne saranno ancora, per il piacere dei nostri amici". Cosi' il ministro dello Sport russo Vitaly Mutko a proposito dell'uso del Meldonium, medicina inclusa dalla Wada nella lista delle sostanze 'off limits'. "Non è un sistema, indagheremo su ogni singolo caso. Sei mesi fa - ha aggiunto Mutko - avevamo avvertito tutte le federazioni che questo farmaco era stato incluso nella liste di quelli proibiti. Ma bisogna fare chiarezza su queste cose: l'atleta non lo prende da solo. Medici, allenatori, fisioterapisti e i capi delle federazioni devono essere responsabili. La cosa più terribile è che alla fine ne risente l'atleta". Il ministro, riporta la Tass, ha poi detto che vedrà i rappresentati delle federazioni a proposito dei nuovi casi di doping.

"Il normale utilizzo del meldonium, per chi lo usa a fini terapeutici, varia dalle quattro alle sei settimane. E non per dieci anni". Questa la risposta della Grindeks, la casa farmaceutica lettone che produce il farmaco, del quale è impedita la vendita in alcuni paesi come Italia e USA, comunemente utilizzato invece in alcuni paesi dell'ex blocco sovietico. Viene utilizzato contro le cefalee o come anti-ischemico, e altera il metabolismo. Può anche abbassare i valori di emoglobina, e quindi migliora la fluidità del sangue. Per questo alcuni atleti avrebbero cominciato a usarlo come coprente dell'Epo e per lo stesso motivo è finito, dal primo gennaio 2016, nella lista dei prodotti proibiti compilata dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping. "A seconda delle condizioni di salute del paziente - è scritto nel comunicato della Grindeks - i trattamenti a base di meldonium possono durare dalle quattro alle sei settimane. E il trattamento stesso può essere ripetuto due o tre volte nel corso dell'anno. Solo medici e addetti alla salute possono valutare se sia il caso che un paziente utilizzi il meldonium per un periodo più prolungato".

"Sono sorpresa e scioccata per caso del test antidoping fallito da Maria Sharapova". Così Serena Williams, numero 1 del tennis mondiale, commenta la clamorosa notizia della positività al doping di Maria Sharapova. "Maria ha mostrato grande coraggio e cuore per essersi presa tutte le responsabilità", ha aggiunto la tennista americana parlando nel corso di una conferenza stampa in vista di una partita che giocherà domani a New York. Williams ha declinato ogni commento, invece, sulla decisione della Nike di interrompere la sponsorizzazione con la sua amica Sharapova.

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