Tennis, Wimbledon: Berrettini va agli ottavi, sfiderà Federer. Fognini si arrende in tre set a Sandgren

Il romano batte Schwartzman dopo 4 ore e 22 minuti. Si ferma al terzo turno la corsa del ligure, piegato in tre set dallo statunitense in giornata di grazia

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Luci e ombre per gli italiani al terzo turno di Wimbledon. Fabio Fognini si arrende in tre set a Tennys Sandgren con il punteggio di 6-3, 7-6, 6-3; l'azzurro lotta soprattutto nell'interminabile tie-break, ma deve arrendersi dopo due ore e 23 minuti. Fa festa invece Matteo Berrettini, che surclassa Diego Schwartzman dopo avergli annullato tre match point: agli ottavi sfiderà sua maestà Roger Federer.

IMPRESA BERRETTINI Grande impresa di Matteo Berrettini, che vola agli ottavi di finale dopo un match infinito; è l'unico italiano a restare a Wimbledon in questa edizione. Schwartzman si prende il turno di servizio a zero. Berrettini rimonta lo 0-30 nel secondo game con uno splendido attacco in back e un elegante stop volley di dritto (1-1). La storia si ripete nei successivi due giochi, con l'argentino che trova il punto diretto con la prima e con il romano che riemerge dallo 0-30 e impatta sul 2-2. Schwartzman cede solo un punto alla battuta, Berrettini si dimostra comunque altrettanto solido al servizio. Il testa a testa prosegue per tutto il primo parziale: Schwartzman ottiene due punti diretti con la battuta, l'italiano se la cava al servizio e al dritto verso la rete (5-5). Un set così equilibrato non poteva che finire al tie-break, dopo che entrambi erano riusciti a strappare il break. Troppi errori da fondo di Berrettini regalano di fatto il primo set all'argentino. Scappano via rapidi anche i primi game del secondo parziale: Schwartzman chiude a zero i suoi turni di servizio, Berrettini (sempre avanti in questo set) mette in campo due ottime prime per il 2-2. Il sesto ace dell'italiano gli vale il 3-2, ma l'argentino si dimostra sempre impeccabile in battuta. Sul 5-4 l'azzurro spreca un set point subendo un gran dritto lungolinea. Il nuovo botta e risposta porta nuovamente al tie-break, che questa volta viene aggiudicato da Berrettini che impatta i set.

L'equilibrio continua a regnare sovrano: nessuno dei due riesce a trovare la fuga, come del resto nei due parziali precedenti. Questa volta è l'argentino a essere sempre davanti con i suoi ottimi servizi, ma Berrettini trova il 4 pari al termine di uno scambio vincente durato 19 colpi. Schwartzman trova il 5-4 con tre punti consecutivi, poi attacca e il recupero a una mano del romano va lungo; set vinto dal suo avversario. Schwartzman si salva per due volte consecutive, mettendo a segno 4 punti di fila che gli permettono di vincere due game in cui era sotto 0-30. Berrettini annulla una palla break con un dritto sulla riga e impatta sul 2-2 con un tocco a rete, ma è sempre costretto a inseguire. Schwartzman disegna il campo e chiude in grande stile con la volèe alta di rovescio (4-3). Il dritto a ventaglio di Matteo annulla il match point dell'argentino, che subisce il 5 pari. Berrettini non molla mai e resiste anche ai tre match point dell'argentino e si va per la terza volta al tie-break, vinto dal nostro connazionale 7-5. Si va così al set decisivo dove l'azzurro parte a razzo contro uno Schwartzman più falloso che permette al primo di consolidare il break (3-0). Il ritorno del suo avversario non preoccupa l'azzurro che non spreca energie in risposta e serve il match. Ad aspettarlo la prossima settimana ci sarà Roger Federer.

BERRETTINI: "SONO IN ESTASI, NON MI SEMBRA VERO" Incredulo, ma carico. E' questo lo stato d'animo di Matteo Berrettini dopo aver battuto Diego Schwartzman e centrato gli ottavi di finale a Wimbledon. "Non mi sembra vero, sento ancora l'adrenalina - ha spiegato -. Sono praticamente in estasi". "E' stata una partita complicata, mi sono aggrappato ai miei punti forti e alla fine ho avuto l'impressione che al quinto set il mio avversario abbia sofferto fisicamente la mia pressione continua". Poi su Roger Federer, prossimo avversario agli ottavi: "Federer? Voglio godermi la sfida. Giocherò al 100% ed entrerò in campo a testa alta per giocarmi le mie carte".

FOGNINI K.O.

La maledizione prosegue. Fabio Fognini si ferma ancora una volta al terzo turno di Wimbledon, uno scoglio che non ha mai superato in carriera, contro cui si è infranto nelle ultime tre edizioni. Questa volta l'azzurro ha poco da recriminarsi: Tennys Sandgren è un avversario che ha sempre sofferto e che può essere pericoloso se trova la giornata giusta. Al netto di alcuni errori del ligure, lo statunitense ha trovato nel servizio un'arma letale, mettendo alle corde l'azzurro per tutto il match. Nel primo set Fognini non sfrutta due palle break che possono mettere in discesa la gara sin dal game iniziale. Sandgren tiene così il servizio e addirittura strappa il primo break di giornata, sfruttando un diagonale fuori di Fognini. Il ligure recupera subito il break di svantaggio con una palla corta e un contropiede di rovescio, poi si porta sul 2-2 con l'unico ace del set. Sul 4-3 per lo statunitense, Fognini butta via il primo round con un doppio fallo, un rovescio lungo e un dritto in corridoio. Sandgren nell'ultimo game bersaglia Fognini con tre grandi prime e conquista il primo set con il punteggio di 6-3.

Fognini soffre il servizio dello statunitense: nel primo set subisce due ace, ma soprattutto vince solo il 37% di punti vinti contro la prima di Sandgren, che stupisce anche per il rendimento con la seconda (dove conquista addirittura l'80% dei punti nel secondo set). Inoltre Sandgren si adatta molto meglio al servizio non particolarmente potente dell'azzurro, vincendo il 50% dei punti in risposta. L'americano è una sentenza soprattutto con la prima a uscire da destra, Fognini risponde a tono salendo di livello con la battuta: si va sul 5-5 nonostante otto palle break, poi il ligure si fa strappare il servizio con due doppi falli. Sul 6-5 Sandgren serve per chiudere il set, ma grazie a uno dei rarissimi errori in manovra dello statunitense Fognini porta a casa il controbreak. Si va dunque allo spettacolare tie-break, durato 17 minuti e 26 punti. La spunta Sandgren, che risale da una situazione complicata di svantaggio (8-7 con Fognini a servire per il set) affidandosi ancora al servizio e forzando anche le seconde. Lo statunitense difende di tutto sul 12-12 e Fognini deve incassare un break sanguinoso. Costretto sulla difensiva, l'azzurro manda in rete il rovescio decisivo (14-12).

Molto meno combattuto il terzo set: Sandgren nel primo game non fa praticamente toccare palla a Fognini, chiudendolo con tre ace e una prima di fuoco. Grande prestazione al servizio per l'atleta del Tennessee: 13 ace e praticamente nessuna differenza di rendimento tra la prima e la seconda. Fognini, viceversa, sbaglia troppo: 37 errori non forzati in tutta la gara, più del doppio dello statunitense che ne commette solo 18. Avanti 30-0 nel sesto game, il vincitore di Montecarlo si fa rimontare ancora una volta a causa dei doppi falli: Sandgren ringrazia e senza mai sbagliare si porta sul 5-2, gestendo poi il vantaggio fino al 6-3 conclusivo. Per la terza volta in carriera, lo statunitense batte un top 10 del ranking: negli ottavi sarà derby Usa contro Sam Querrey.

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