Fabio Fognini vince un'incredibile partita al super-tiebreak contro l'australiano Jordan Thompson, eroe del pubblico di Melbourne, e approda al terzo turno degli Australian Open. Il ligure, avanti di due set, si fa raggiungere dall'avversario, spreca cinque match point e poi prevale con il punteggio di 7-6(4), 6-1, 3-6, 4-6, 7-6(4). La sua maratona si conclude dopo 4 ore e 9 minuti di incredibile battaglia. Ora lo attende l'argentino Guido Pella.
Australian Open, maratona show di Fognini
C'erano da riscattare le due amarissime eliminazioni del pomeriggio australiano (ossia della notte italiana), quella di Jannik Sinner e soprattutto quella di Matteo Berrettini. E Fabio Fognini monta e smonta da solo la possibilità del riscatto italiano, nel corso di quattro ore e 9 minuti in cui c'è tutto il suo tennis: la classe e la tranquillità del campione (capace di ergersi al posto numero 12 della classifica mondiale) e tutti i blackout di un professionista che quando stacca la spina è capace di sbagliare l'impossibile, per superficialità o per momenti di ingiustificabile nervosismo.
E così quella con Jordan Thompson, numero 66 del mondo e tifatissimo dagli spalti di Melbourne (è anche lui australiano, di Sydney), da sfida di ordinaria amministrazione tipica dei primi turni di un Open diventa una vera e propria maratona. Che Fognini mette in discesa nella prima ora e mezza e sembra fare di tutto per non perdere nelle successive due. Fino al termine del super-tiebreak, di nuovo affrontato dal Fabio che tutti conosciamo e vorremmo vedere sempre. Basti un dato a capire quanto il ligure ha rischiato di distruggere quanto da lui stesso costruito: il numero degli errori non forzati, ben 77 nel corso dell'intera partita. Che nel primo set è estremamente equilibrata, con Fognini bravo a trovare il controbreak dopo che il volenteroso Thompson gli aveva strappato il servizio nel sesto game. Il secondo set è invece poco più che un'esibizione: poco più di mezz'ora di grande tennis per Fognini, che si porta agevolmente sul 5-0 e poi controlla a piacimento.
Nel terzo set qualcosa si spegne, l'azzurro inizia a sbagliare l'impossibile e il suo avversario (sostenuto dal sempre più numeroso pubblico della Mca Arena) ci crede sempre di più. Si arriva quindi al quinto set, che fila liscio fino al decimo game: qui Fognini costruisce i primi due match point, che però vanifica al termine di un gioco da 16 punti. Altre due occasioni per chiudere la contesa si verificano sul 6-5, con Thompson che ancora una volta resiste (per meriti suoi, ma anche grazie a un Fognini nervoso e impreciso). Si va dunque al super-tiebreak, in cui non mancano altri errori da parte del ligure che però riesce a imporsi sul 10-4 finale. E può quindi sorridere: "Ho giocato malissimo, avrò sprecato qualcosa come 75 match point. Ma vincere così è ancora più bello".
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