AUSTRALIAN OPEN

Tennis, Australian Open: delusione Fognini, Sandgren lo elimina di nuovo

Dopo Wimbledon, il ligure cade ancora con la sua bestia nera (che a Melbourne aveva già eliminato Berrettini): finisce 7-6(5), 7-5, 6-7(2), 6-4

  • A
  • A
  • A

Si chiude agli ottavi di finale l'avventura agli Australian Open di Fabio Fognini, che non riesce a superare lo scoglio Tennys Sandgren (già fatale a Wimbledon). L'americano, che già aveva eliminato Matteo Berrettini nel secondo turno, ci mette quattro set e meno di tre ore e mezzo per avere la meglio sul ligure, che cede 7-6(5), 7-5, 6-7(2), 6-4, dando solo nel terzo set l'impressione di raddrizzare una giornata nata male e finita peggio.

Si erano lasciati sull'erba di Wimbledon, con Fabio Fognini che aveva fatto discutere il mondo per essersi lasciato scappare un tristemente storico: "Maledetti inglesi, ci vorrebbe una bomba su Wimbledon". Si ritrovano a distanza di qualche mese sul cemento di Melbourne, ma il risultato non cambia. A vincere è infatti sempre Tennys Sandgren, che ormai sarebbe fin troppo facile definire la nemesi vivente del fuoriclasse taggiasco, caduto da numero 12 del mondo contro un avversario che nel frattempo è sceso alla posizione numero 100 (ai tempi di Londra occupava la 94). La differenza di ranking però sparisce di fronte alla prova dello statunitense, che ha la forza nel primo set di concedere a Fognini dei turni di servizio velocissimi (in sei game raccoglie la miseria di 5 punti complessivi) ma di annullargli qualcosa come cinque palle break. Al momento del tie-break è quindi lui a prendersi il set con un sudatissimo 7-5.

Le cose si mettono male per Fognini, che come altre volte è successo perde la calma e inizia una personale battaglia con il giudice di sedia. Il risultato è un warning per atteggiamento antisportivo, che certamente non aiuta a riportare la partita sui giusti binari. Il secondo set è quindi un autentico calvario, con Sandgren che centra il doppio break e si porta sul 4-0. Fognini però reagisce e si riporta sul 4-4, pagando però la rincorsa nell'undicesimo game (forse anche a causa di qualche problema di vesciche alla mano): l'americano si riporta davanti e chiude sul 7-5. Il terzo set si apre con l'ennesimo servizio perso da Fognini, che però piazza subito il controbreak del 2-2 e stavolta evita guai. Riesce quindi a prendersi il suo unico set al tie-break dando l'impressione di aver riagguantato la partita. Non è così: Sandgren si regala il game della vita nel quarto set e alla prima palla break si prende partita e quarti di finale, con un tocco strepitoso sottorete su cui Fognini non può proprio arrivare. E questo incredibile ragazzo, autentica mina vagante del tennis mondiale, si porta a casa il secondo scalpo azzurro dopo quello di Matteo Berrettini, battuto al secondo turno in addirittura cinque sudatissimi set.
 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments