Il 24enne di Sesto Pusteria sarà protagonista del Six Kings Slam, tuttavia dovrà far i conti con le risposte del suo corpo anche in vista degli appuntamenti di Vienna e Parigi-Bercy
Vedere Jannik Sinner uscire dal campo zoppicante a causa dei crampi fa male al cuore, ma soprattutto fa pensare quale possa essere il destino del tennis contemporaneo, sempre più legato a ritmi serrati e difficili da sostenere. Per l'azzurro non si tratta tuttavia del primo problema in carriera, ma del settimo considerato anche le diverse occasioni dove il 24enne di Sesto Pusteria è riuscito a riprendersi prima della fine del match.
Fra difficoltà respiratorie, vesciche, virus intestinali e infortuni muscolari, le difficoltà fisiche per Sinner non bastano e questo fanno preoccupare verso la rincorsa al numero 1, sempre più lontano considerate le "cambiali" da pagare alla classifica ATP. In attesa del prossimo aggiornamento in programma il 13 ottobre prossimo, l'allievo di Darren Cahill e Simone Vagnozzi si troverà a quota 10.000 punti, 1340 in meno di Alcaraz che ne ha perso "soltanto" 200 complice l'assenza al Masters 1000 di Shanghai.
Il prossimo appuntamento sarà il Six Kings Slam, un torneo d'esibizione che non porta in dote alcun punto, ma che offre un ampio bottino all'altoatesino da un punto di vista economico che potrebbe spingerlo a non rinunciare nonostante le condizioni non ottimali. Dopodiché Sinner è iscritto all'ATP 500 di Vienna e al Masters 1000 di Parigi-Bercy prima delle ATP Finals a Torino che decideranno le sorti della classifica mondiale.
Qualora Sinner dovesse rimanere imbattuto nei primi due tornei e Alcaraz dovesse fermarsi almeno ai quarti a Parigi, allora tutto potrebbe tornare in ballo con l'azzurro che potrebbe compiere un momentaneo "controsorpasso" prima di decidersi tutto nella città sabauda. Tutto dipenderà se Sinner dovesse decidere di prendere parte sia a Vienna che a Parigi-Bercy, ma questo dipenderà anche dalle sue condizioni dopo l'esibizione in Arabia.