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TENNIS

Caso Clostebol, Moorhouse spazza via i dubbi sul ritorno di Ferrara nello staff di Sinner: "Nessuna restrizione sul rientro del preparatore"

La direttrice generale dell'ITIA ha confermato la possibilità di reintegrare il preparatore atletico nella squadra del numero 2 del mondo 

08 Ott 2025 - 17:27

"I tennisti sono indipendenti, spetta a loro decidere chi assumere e lo fanno consapevoli delle loro responsabilità nei confronti del programma antidoping". Parola di Karen Moorhouse, direttrice generale dell'ITIA, l'Agenzia internazionale per l'integrità nel tennis, che ha commentato il reintegro di Umberto Ferrara nello staff di Jannik Sinner.

Dopo il caso Clostebol che aveva coinvolto il preparatore atletico lo scorso anno portando alla chiusura del rapporto con il numero 2 del tennis mondiale, Ferrara è tornato dopo Wimbledon al posto di Marco Panichi scatenando le critiche dei colleghi. La risposta è arrivata da Moorhouse che ha spazzato via qualsiasi dubbio.

"Lo staff tecnico di un giocatore è del tutto suscettibile di commettere infrazioni in ogni caso (di doping) cerchiamo sistematicamente di capire se un allenatore o qualsiasi altro membro dello staff (di un giocatore) sia coinvolto nella commissione dell'infrazione - ha sottolineato Moorhouse -. Nel caso specifico di Sinner l'ITIA ha concluso che i membri dell'entourage dell'italiano non avevano violato alcuna regola. Quindi, dal nostro punto di vista, non vi è alcuna restrizione al loro lavoro nel mondo del tennis".