TENNIS

Bufera US Open: "Nessuna responsabilità se i giocatori muoiono di Covid"

Un doppista olandese ha messo in rete lo scarico di responsabilità fatto firmare dagli organizzatori dello Slam di NY

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Rafa Nadal e Ashleigh Barty avevano dato forfait con largo anticipo, così come Nick Kyrgios. Ma il numero delle defezioni agli US Open (New York, 31 agosto-13 settembre) potrebbe impennarsi, dopo che il tennista olandese Wesley Koolhof ha condiviso su Twitter la copia di un atto di rinuncia che lo Slam statunitense vorrebbe sottoporre alla firma dei giocatori. "Nessuna responsabilità e nessuna causa nell'eventualità di malattia grave o morte, anche se causati da negligenza degli organizzatori" è il senso del documento di due pagine, così come riassunto da Koolhof, che ha commentato: "Forse dovrei iniziare a leggere con più attenzione gli atti di rinuncia, d'ora in poi...". 

Secondo quanto trapela dal testo condiviso dall'olandese, si chiede ai giocatori una dichiarazione di consapevolezza dei rischi connessi alla partecipazione del torneo a causa del Covid-19. Questo mentre negli Usa la pandemia continua a correre, con circa 1.000 decessi al giorno nell'ultima settimana ed un milione di nuovo contagi negli ultimi 17 giorni, secondo dati diffusi dalla Cnn. I potenziali pericoli comprendono "problemi respiratori, morte, trasmissione del Covid-19 a familiari e altre persone", si legge in un passaggio.

Inoltre i partecipanti al torneo devono dichiarare che obbediranno ai protocolli pur sapendo che tali norme non eliminano i rischi di contagio anche con il distanziamento sociale. Entrare a Flushing Meadows, nelle auto del servizio di trasporto e negli hotel scelti dal torneo può costituire "un pericolo per la mia salute e per le persone con cui potrei entrare in contatto".

Ma non basta. Chi firma rinuncia a far causa a chiunque sia coinvolto nell'organizzazione non solo dello US Open, ma anche del torneo di Cincinnati, che si svolgerà nella settimana precedente nello stesso impianto. E in caso di morte lo scarico di responsabilità vale per sempre. Non solo verso chi partecipa al torneo, ma anche mariti, mogli, eredi. E ora scoppia la bufera.

RINUNCIA ANCHE LA KUZNETSOVA
"A causa della situazione sfavorevole dovuta al coronavirus ... ho preso la difficile decisione di non partecipare agli US Open": con un post sul suo profilo Instagram, la russa Svetlana Kuznetsova, vincitrice dello slam statunitense nel 2004, ha annunciato che non parteciperà al torneo di New York. La numero 32 del mondo non prenderà nemmeno parte a quello di Cincinnati la prossima settimana. "Mi dispiace perche' stavo aspettando questi tornei, ma la pandemia ha cambiato tutti i piani - ha aggiunto - Spero che la situazione nel mondo diventi più stabile per le prossime competizioni". Kuznetsova, che ha ha vinto a Flushing Meadows il primo dei suoi due titoli del Grande Slam (Roland Garros nel 2009), si aggiunge a un elenco crescente di giocatori europei che hanno scelto di non partecipare a questo torneo: dall'australiana numero 1 al mondo Ashleigh Barty, all'ucraina Elena Svitolina (N.5) e l'olandese Kiki Bertens (N.7). In campo maschile anche Rafael Nadal, numero 2 mondiale, ha rinunciato. proprio come lo svizzero Stanislas Wawrinka. In un annuncio separato, la Federazione americana di tennis ha reso note le rinunce della ceca Barbora Strycova e della cinese Xiyi Wang. 

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