TENNIS

Atp Montecarlo: niente impresa per Sinner, eliminato da Djokovic. Passa solo Fognini

L’altoatesino perde la sfida con il numero 1 al mondo 6-4, 6-2. Il sanremese supera Thompson, fuori Cecchinato, Caruso e Sonego

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Niente da fare per Sinner, alla ricerca di un’impresa contro Djokovic. Ma il numero 1 al mondo, alla fine, ha la meglio 6-4, 6-2 nel secondo turno dell’Atp di Montecarlo e vola agli ottavi di finale. L’Italia perde del torneo anche Cecchinato, travolto da Goffin (numero 15 al mondo) con un netto 6-4, 6-0, ma vede invece proseguire Fognini: il detentore del titolo stende 6-3, 6-3 l’australiano Thompson. Sonego cede infine a Zverev 6-3, 6-3.

È un vero peccato per Jannik Sinner. Che potesse essere sconfitto dal numero 1 al mondo era assolutamente più che preventivabile, ma resta il rammarico per avere commesso alcuni errori banali senza i quali il match poteva forse essere perlomeno prolungato al terzo set. In ogni caso non si è trattato di un match alla pari: alla lunga è emersa la superiorità di Novak Djokovic, che ha dato sempre la propria impronta alla sfida, vinta 6-4, 6-2 in un’ora e 34 minuti.

Un primo set che comincia in realtà con un break quasi immediato del giovane italiano, che lascia ben sperare. Djokovic non è perfetto ma mette in campo tutta la sua esperienza, soprattutto nei turni di risposta. Nole torna in controllo del match. Il numero 22 del mondo fa vedere sprazzi di tennis stellare, ma nel complesso viene domato bene dal numero uno al mondo, che si porta abbastanza agevolmente sul 5-2 e si trova più volte a due punti dal set. Qua arriva qualche errore di troppo e Sinner è molto bravo a rientrare in partita, strappando un turno di servizio all’avversario e portandosi sul 5-4. Il serbo, però, è letale: piazza il terzo break della frazione e chiude 6-4.

Non cambia il leitmotiv dell’incontro nel secondo parziale. Sinner prova a restare aggrappato alla partita, ma Djokovic è concreto e ispirato. Anche quando l’altoatesino comanda lo scambio e sembra potere chiudere a proprio favore, Nole gli fa sempre giocare uno o due colpi in più, capaci di cambiare l’inerzia. L’azzurro è comunque bravo a restare in partita. Conquista un paio di turni di servizio con relativa facilità, ma cede subito un altro break. Qualche occasione non manca, ma Nole è una macchina e anche quando sembra in difficoltà è bravo a recuperare (complici alcune incertezze di Sinner). Finisce 6-2. Il punteggio è pesante, ma Jannik sa che il suo percorso di crescita passa anche (per non dire soprattutto) da partite così.

Fabio Fognini accede al terzo turno del Masters 1000 di Montecarlo. Il tennista ligure supera in un’ora e 21 minuti 6-3, 6-3 l’australiano Jordan Thompson, mai in grado di impensierire il detentore del titolo. Ora Fognini se la vedrà con uno tra il serbo Filip Krajinovic e l’argentino Juan Ignacio Londero. Primo set facile per l’azzurro, che vola subito sul 4-0 nonostante il paradosso di avere qualche problema in più al servizio rispetto ai turni in risposta. Thompson è comunque spesso in difficoltà nel contenere un Fognini in chiara forma. Sul 5-2 il numero 2 d’Italia subisce il break a 30 con un dritto appena largo. Il 6-3, ad ogni modo, non attende molto. Dopo tre turni di battute tranquilli a inizio secondo set, Thompson perde il servizio a zero nel quarto gioco, senza più riuscire a recuperare di fronte alla costanza di Fognini, che tiene sempre in mano la situazione con il dritto. Il doppio 6-3 è poco più che una formalità. Il Campo dei Principi, luogo di tante gioie per il ligure si rivela così, ancora una volta, anche luogo delle certezze.

Italia che non sorride pienamente con gli altri azzurri in campo. Salvatore Caruso viene eliminato dal numero 8 del mondo, Andrey Rublev. Il siciliano nulla ha potuto di fronte al russo, che lo ha liquidato con un netto 6-3, 6-2 dopo un’ora e 9 minuti di gioco. Dopo una partenza negativa (3-0) l’azzurro entra in partita e nel sesto game è bravo a evitare il secondo break, però non riesce a impedire al 23enne russo di chiudere il primo set per 6-3. Nel secondo game della seconda frazione il moscovita alza l’intensità dei suoi colpi e con un parziale di cinque giochi consecutivi vola poi agli ottavi. Peggio, per quanto riguarda il risultato, va a Marco Cecchinato: contro David Goffin finisce 6-4, 6-0. Nel game decisivo del primo set (il decimo) l’italiano spreca due palle break e alla prima palla set il belga la spunta. Una beffa per l’azzurro, che nel secondo set esce letteralmente dal campo. Subisce così tre break di fila; il secondo decisivo perché al termine di un game fiume con quattro chance per il numero 15 al mondo, che dal canto suo è impeccabile in battuta e può chiudere sul 6-0, liquidando Cecchinato in appena un’ora abbondante.

Nell’ultima sfida di singolo del pomeriggio, infine, Sonego non riesce a ripetere l’arrivo ai quarti di finale dell'utlima edizione di due anni fa, perché sulla strada trova un ottimo Zverev che vola agli ottavi con un 6-3, 6-3 più combattuto di quanto dica il punteggio. L’azzurro rimane infatti in gara fino agli ultimi due game, mettendo in seria difficoltà il tedesco numero 6 al mondo soprattutto nel secondo set, sia sul 2-2 che sul 3-3. Il 23enne di Amburgo resiste però e ha la meglio in due game molto lunghi, facendo valere le sue qualità: nel mirino ora c'è proprio Goffin.

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