TENNIS

Sinner soffre sulla terra rossa di Monte Carlo, ma batte Rune e vola in semifinale 

L'azzurro ha dovuto far i conti con le provocazioni del danese che si è dovuto arrendere per 6-4 6-7 6-3

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Jannik Sinner è sempre impassibile. Anche quando si trova di fronte un avversario provocatore come Holger Rune, in grado sì nel 2023 di eliminare l'altoatesino dall'ATP Masters 1000 di Monte Carlo, ma che a distanza di un anno si è dovuto arrendere a un numero 2 al mondo inscalfibile. Il bolzanino ha vissuto probabilmente uno dei match più difficili del suo recente passato con un avversario che ha rischiato il tutto per tutto pur di evitare una sconfitta che comunque è arrivata per 6-4 6-7 6-3. A questo punto affronterà Sinner in semifinale il greco Stefanos Tsitsipas che si è sbarazzato per 6-4 6-2 del russo Karen Khachanov

Inizio all'insegna del danese che ha sfoderato il proprio servizio per mettere in difficoltà l'altoatesino realizzando tre ace in due game tenendo tranquillamente il turno di battuta, ma soprattutto presentendosi con una palla break al quarto gioco dove Sinner è stato costretto a difendersi per rimanere in partita. Il 22enne di Sesto Pusteria non si è scomposto costringendo però l'avversario a sbagliare e piazzando sette punti consecutivi che gli hanno concesso di ribaltare la situazione.

L'azzurro ha quindi strappato il servizio proseguendo come un rullo compressore anche sul 4-2 concedendo allo scandinavo di provare a rifarsi sotto soltanto sul 4-3 15-30, ma proseguire nuovamente in maniera perfetta e conquistare la vittoria del set per 6-4. 

Discorso un po' diverso per il secondo set dove Rune ha mantenuto soltanto nelle prime battute il servizio puntando ad allungare gli scambi con il fuoriclasse tricolore e non potendo nulla di fronte ai colpi dell'altoatesino che ha velocizzato la propria pratica. Rune si è però bloccato al quinto game quando ha commesso sei battute consecutive concedendo tre palle break a Sinner che non è riuscito a sfruttare la situazione complice i drop imposti dall'avversario. Proprio in quel momento l'allievo di Patrick Mouratoglou ha ripreso il pallino del gioco con cinque punti consecutivi che gli hanno consentito di mantenere la sfida in equilibrio. 

Proprio quello ha rischiato di causare un contraccolpo psicologico sul tennista tricolore che si è ritrovato sotto 30-0 sul proprio turno e riuscendo a recuperare grazie alla propria classe, mentre Rune alzava il giro dei motori con un atteggiamento molto più aggressivo che gli ha permesso di mettere pressione allo sfidante. Ciò ha messo in luce anche una sfida dal doppio volto: da una parte Rune destinato a prendersi tutti i rischi del caso per strappare quel set utile per pareggiare i conti, dall'altra un Sinner in totale controllo e soprattutto senza mai concedere punti al servizio.

Ciò ha indispettito Rune che all'undicesimo game ha prima sbagliato due colpi, poi se l'è presa con il pubblico per un warning dovuto alle continue perdite di tempo del danese. Il gesto di "zittire" i tifosi ha spinto l'arbitro a intervenire ricevendo in tutta risposta la chiamata del supervisor che ha confermato la decisione del giudice di gara scalfendo soltanto in parte la concentrazione di Sinner che ha visto sfumare tre palle break fondamentali per giocarsi subito il match. 

Al tie-break non è cambiato molto con l'allievo di Simone Vagnozzi che ha avuto un po' di fortuna, ma che ha sfruttato i numerosi errori del danese che più volte ha risposto il servizio avversario a rete prima di una diagonale velenosa che ha concesso il mini-break a Sinner. Rune non si è però arreso ed è riuscito a rimontare prendendosi la rivincita con il destino e prendendosi il set sfruttando gli unici due errori dell'italiano. 

A quel punto tutto sembra essersi capovolto con Sinner avvantaggiato dalla possibilità di giocare per primo, ma al tempo stesso costretto a giocare in difesa rispetto a un Rune sempre più convinto che al quinto game ha rischiato addirittura di avvantaggiarsi ponendosi sul 40-30. Il tennista tricolore non si è spento costringendo nuovamente l'avversario a cadere in fallo. 

A destabilizzarlo è stato soprattutto il continuo cambio di gioco dell'avversario che lo ha costretto a doversi affidare a tutti i costi alla prima di servizio, unica maniera per evitare di cadere sotto i colpi di un Rune che non ha patito la maratona contro Grigor Dimitrov, ma piuttosto ha imposto il medesimo canovaccio. Stavolta il cambiare costantemente le carte ha mandato in confusione lo scandinavo che ha concesso il break a Sinner che sul 5-3 non ci ha pensato due volte e chiuso una maratona lunga due ore e quaranta minuti. 

 

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