La caduta della Thailandia ha lasciato il segno: "Ho patito un brutto colpo, ma sto comunque abbastanza bene"
Il viaggio di ritorno dalla Thailandia, da Buriram a Bologna via Bangkok-Amsterdam, non è stato certo piacevolissimo per Lorenzo Savadori, reduce dal brutto volo in gara 2 nel secondo round del mondiale Superbike. “Avevo il collo bloccato da un collare, in più le botte si facevano sentire. In aereo poi c’era l’aria condizionata a palla. Ho dormicchiato, per fortuna adesso sono a casa e posso riprendermi”. La botta è stata forte, ma le conseguenze minime.
“Ho rivisto più volte la caduta. Sono arrivato alla staccata senza sentire un calo di potenza, non c’è stato nessun avviso, poi l’olio è finito sulla ruota posteriore e non c’è stato più nulla da fare. Devo assolutamente ringraziare i miei fornitori di casco, tuta e stivali. L’equipaggiamento mi ha protetto alla perfezione in quel brutto volo. Adesso dovrò fare ancora qualche esame, c’è stata una distorsione al rachide cervicale e anche la schiena, nella zona lombare, ha patito un brutto colpo. Sto comunque abbastanza bene, un po’ di riposo e poi via di nuovo a prepararsi per il prossimo round sulla pista di Aragon”. Dopo i due “zeri” per le cadute di Phillip Island e Buriram, con il nono posto di gara 2 in Australia e il tredicesimo in gara 1 in Thailandia, la classifica del mondiale vede Savadori in dodicesima posizione con 10 punti. Dall’Europa, incrociando le dita, la situazione non potrà che migliorare.