TENNIS

Tennis, Sinner e la convinzione negli allenamenti: "Seguire i miei ritmi non è facile"

Il campione altoatesino si racconta dopo la vittoria a Rotterdam confidando i semplici segreti del suo successo

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Apprezzato e ben voluto dal mondo intero, Jannik Sinner è un ragazzo estremamente semplice, razionale, attento e riservato, sia negli atteggiamenti, che nei dialoghi, ed è lui stesso a dichiararlo. Adora sfidare i suoi amici a burraco o alla Playstation, ma la discoteca non ha mai rappresentato un'opzione per occupare il suo tempo libero, così come il denaro non ha mai preso il sopravvento nella sua parca quotidianità. Il successo non è riuscito a cambiare il campione altoatesino nemmeno di una virgola, il quale ha dimostrato di possedere rigore e umiltà nel DNA, affrontando al meglio ogni situazione, fuori e dentro il campo. 

Vedi anche L'inarrestabile Sinner dopo il successo a Rotterdam: "Voglio ancora migliorare, orgoglioso del mio gioco" Tennis L'inarrestabile Sinner dopo il successo a Rotterdam: "Voglio ancora migliorare, orgoglioso del mio gioco" A Vanity Fair l'azzurro ha dichiarato che non ama parlare di sé stesso o delle persone a lui strette, ma preferisce tutelarle e trattare piuttosto argomenti come tennis e sport in generale, i quali rappresentano l'inconfondibile disciplina che ha sempre svolto un ruolo essenziale nella sua vita. Sinner sembra infatti essere nato per esprimere il suo rispetto e la sua determinazione nell'ambito dello sport, rappresentando un esempio da seguire per molti giovani atleti.

La stella italiana del tennis si ritiene molto orgoglioso del suo percorso sportivo, che ha avuto inizio durante la prima adolescenza. Non è stato facile per lui lasciare casa a soli tredici anni, inseguendo la luce di un sogno, ma, durante l'intervista, ha raccontato di non aver mai temuto le difficoltà, perché hanno sempre rappresentato un motivo per migliorare e crescere.

"Sono uno che si vuole allenare tanto, tanto. Stare dietro ai miei ritmi non è facile" è quanto espresso dal tennista, dopo aver spiegato la sua cura maniacale in ogni ambito del tennis, dalla forma fisica, alle frequenti e dure prestazioni. Una mentalità e un'attitudine vincenti quelle di Jannik Sinner, sicuramente sviluppatesi anche grazie all'educazione impartita dai suoi genitori, che gli hanno permesso di volare sin da subito con le proprie ali. "È stata tosta anche per loro. Avevo 13 anni e mezzo, e la verità è che appena sono arrivato lì mi sono messo a piangere. Li ho chiamati dopo due ore, e loro avranno pensato: “Ecco, dobbiamo andare a riprenderlo”. E invece gli ho detto di stare tranquilli, che andava tutto bene".

Le sue origini, la sua famiglia e i suoi pochi, ma preziosissimi amici, rappresentano un punto saldo e imprescindibile della sua vita, ai quali esprime gratitudine. "I miei migliori amici sono ancora quelli dei tempi della scuola, si contano sulle dita d’una mano. Sono pochi, ma veri, perché mi conoscono da quando ero ragazzino e non gli importa di cosa ho vinto o di quanto sono famoso. Mi parlano di cose normali, mi regalano la serenità. Lo apprezzo, più di tutto il resto. È molto facile tenerli stretti a me".

Il futuro del campione che sta ispirando chiunque nel mondo dello sport è ancora tutto da scrivere e siamo pronti per continuare a sognare insieme a lui. Questo è soltanto l'inizio della leggendaria carriera di Jannik Sinner. "Il futuro non si può prevedere. Sicuramente è un sogno e stiamo lavorando per andarci il più vicino possibile". 

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