La squadra di Sandro Campagna ha avuto la meglio sui balcanici dopo aver chiuso i tempi regolamentari sul 13-13
di Marco Cangelli© DBM Media
L'Italia combatte nella vasca di Singapore e, dopo la vittoria all'esordio con la Romania, conquista il secondo successo ai Mondiali di pallanuoto. La squadra di Sandro Campagna supera ai rigori la Serbia dopo aver chiuso la sfida sul 13-13 e avvicina così il pass per i quarti di finale.
Italia subito in difficoltà con l'espulsione momentanea di Edoardo Di Somma dopo pochi minuti dal via e la rete del serbo Dušan Mandić, abile a sfruttare la superiorità numerica. Nonostante l'espulsione con sostituzione per fallo grave di Nikola Jakšić, gli azzurri non riescono a pareggiare i conti con gli avversari salvandosi a livello difensivo grazie ai salvataggi di Gianmarco Nicosia. A due minuti dalla conclusione del primo quarto i ragazzi di Sandro Campagna sfruttano finalmente la superiorità numerica trovando il pareggio con Giacomo Cannella, una situazione che sblocca l'Italia che passa in vantaggio in contropiede con Di Somma.
Il vantaggio dura poco complice la conclusione fortunata di Strahinja Rašović, tuttavia il Settebello non si arrende e prima si vede cancellare una rete sulla linea di Cannella e poi vede un rigore sbagliato dall'attaccante della Pro Recco. Il 28enne romano non ci sta e, in vista della prima sirena, realizza il gol del 3-2 che permette all'Italia di chiudere la frazione inaugurale di gioco sul 3-2.
Secondo quarto con l'Italia ancora una volta all'attacco che non riesce però a scalfire la porta di Filip Filipović, rispondendo al tempo stesso in fase difensiva dove, nonostante le continue inferiorità numeriche, tiene chiuso lo spazio sino al 3-3 di Mandic. Gli uomini di Campagna non abbassano mai il ritmo ritornando immediatamente avanti con Francesco Di Fulvio che sfrutta un fallo semplice per eludere la difesa di Mandic. Il fuoriclasse del Ferencvaros è però immarcabile e, su ripartenza da un fallo in attacco, trova il punto del 4-4. Finale di tempo tutto a favore degli azzurri con Francesco Condemi e Giacomo Cannella che permettono all'Italia di andare all'intervallo lungo sul 6-5 complice anche la rete di Miloš Ćuk.
Rientro in acqua ancora una volta a sostegno della Serbia che, con l'espulsione di Di Somma, consente a Dorde Lazic di recuperare il gol di svantaggio prima di realizzare il sorpasso con Vuk Milojevvic. La Serbia prende quindi slancio e aumenta il divario con Vasilije Martinovic che porta i balcanici sull'8-6, mentre l'Italia non riesce a ritrovare il filo del discorso patendo un parziale di 4-0.
A interrompere quel momento negativo è Lorenzo Bruni che, sulla superiorità numerica, sfrutta al meglio un assist di Di Fulvio e a metà del terzo quarto riporta l'Italia sul 7-8. È una scintilla perché poco dopo la Serbia trova un rigore con Rašović, ma Nicosia para e permette agli azzurri non solo di rimanere in scia, ma anche di pareggiare con Tommaso Giannazza che sfrutta un "flipper" creato da Filipović. D'improvviso tutto cambia e, dopo che Cannella salva tutto con l'uomo in meno, vede l'Italia ripartire rapidamente segnando la rete del 9-8 con Di Fulvio. Finale convulso con Lazic che trova il tap-in davanti alla porta di Nicosia, ma prima di chiudere il penultimo parziale Matteo Iocchi Gratta permette all'Italia di andare alla sirena avanti 10-9.
Ultima frazione ad alta tensione con la Serbia che torna subito sotto con Martinovic, ma l'Italia trova subito il largo andando a segno prima con Filippo Ferrero e dopo con Francesco Di Fulvio. Complice anche le parate di Nicosia che impedisce ai serbi di mettere a fuoco il mirino, l'Italia prende il largo con Iocchi Gratta. I balcanici non vogliono lasciare nulla d'intentato così con una doppietta di Mandic, unita dall'esclusione di Bruni, ritorna sotto prima di pareggiare definitivamente con Mandic dopo essersi presentati all'ultimo attacco senza portiere.
La sfida si decide quindi ai rigori con Boris Vapenski che sbaglia il quarto tiro per la Serbia e Miloš Ćuk il quinto a fronte dell'unico errore italiano di Alessandro Velotto che permette all'Italia di vincere per 17-16 e avvicinare così i quarti di finale.
IL CT CAMPAGNA: "DOBBIAMO RIVEDERE ALCUNI ERRORI DIFENSIVI"
"È stata una partita bella per intensità, aggressività, fisicità. Però abbiamo commesso molti errori in difesa e in inferiorità numerica, che dobbiamo rivedere. Molto buona la reazione, la capacità di scappare avanti più volte. È stata una partita importante, equilibrata; siamo all'inizio di un percorso e ho ricevuto buone risposte e indicazioni". Così il ct del Settebello Sandro Campagna commenta la vittoria ai Mondiali contro la Serbia ai rigori.
Soddisfatto Cannella, che ha trasformato il rigore decisivo. "Sono contento di aver segnato il rigore che ci spinge avanti - racconta l'attaccante - Avevo voglia di tirarlo e segnarlo dopo gli errori precedenti. La partita sapevamo sarebbe stata difficile, del resto giochi contro i campioni olimpici. Ci siamo rimasti sempre dentro, siamo stati sotto, siamo andati avanti. Alla fine l'abbiamo spuntata e si guarda avanti con voglia di crescere".
Entusiasta il portiere Nicosia, al primo evento internazionale da titolare dopo il regno di Del Lungo. "Sono contento di aver vinto - dice sorridendo il portiere -. Ci sono stati tanti up and down durante la partita, ma le nuove regole lo inducono. Ci abbiamo messo tanta energia e mi sono davvero divertito a prescindere dai tre rigori parati. In questa partita non valeva tanto il risultato, ma mettersi in discussione in vista dei turni a eliminazione diretta. Noi siamo il Settebello e chi verrà, verrà. Giochiamo sempre per vincere".