© afp
Il presidente di World Boxing, Boris van der Vorst, ha chiesto scusa pubblicamente ad Imane Khelif per aver citato la campionessa olimpica in un comunicato ufficiale sulle nuove regole di partecipazione alle gare a seguito di un test genetico sul genere. Nell'occasione 'World Boxing' aveva annunciato che introdurrà un test obbligatorio per rilevare i cromosomi sessuali degli atleti e delle atlete per stabilire la loro idoneità alle competizioni. Ora Van der Vorst ha inviato una lettera alla Federazione algerina di boxe per riconoscere l'errore: "Sto scrivendo a tutti voi personalmente per offrire una formale e sincera scusa e riconoscere che la sua privacy avrebbe dovuto essere protetta", ha scritto nella missiva riportata con grande attenzione dai media locali di Algeri. L'algerina, oro ai Giochi di Parigi 2024, è stata al centro delle polemiche nel corso dell'ultima Olimpiade insieme all'altra medaglia d'oro, la taiwanese Lin Yu-ting: entrambe erano state ammesse ai Giochi dal Cio che aveva rigettato la precedente squalifica inflitta loro dall'International Boxing Association per non aver superato un test di genere.