Un altro quarto posto nella finale del pomeriggio che chiude il programma del nuoto artistico dei mondiali alla World Aquatics di Singapore. Le ragazze di Roberta Farinelli, campionesse d'Europa il mese scorso a Funchal, si migliorano ancora ma chiudono ai piedi del podio la finale del team acrobatico. Le nostre etolies Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Alessia Macchi, Sophie Tabbiani, Giulia Vernice, Beatrice Andina, Giorgia Macino (che partivano nel lotto delle favorite, dopo il terzo posto del preliminare) ottengono 217.5667 punti. Il tema, Chicago, è affascinante; la routine, stile musical, coinvolgente. Partivano dai 215.7280 della routiine preliminare e ripetono un percorso netto, senza errori e sbavature e soprattutto con il loro primo 10. Nella classifica per nazioni l'Italia è terza con 141 punti, preceduta da Spagna (167) e Cina (172)..
Presentano un esercizio con un DD molto alto (24.2250) e guadagnano 123.3167 per gli elementi, dove spunta il primo storico dieci nel sesto acro e 94.2500 per l'impressione artistica; il bronzo è distante poco più di tre punti e mezzo ed è conquistato dalla Spagna con 221.0962 che insieme a Kazakistan e Messico schiera l'uomo in formazione (Dennis Gonzalez Boneu). L'argento è della Russia sotto bandiera neutrale con 224.7291 e l'oro della Cina, ingiocabie, con 229.0186 punti.
Le azzurre comunque sono bravissime e carismatiche con un esercizio che è una vera esplosione di energia e spettacolo: questo team acrobatico si ispira all'universo frizzante e teatrale di Chicago. Ritmo e carisma si fondono in una performance piena di stile e personalità e galvanizza anche il pubblico presente sulle tribune. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino questo quarto posto rappresenta un punto di partenza di un Acro che ha grandi margini di miglioramento.
Soddisfatta il tecnico Roberta Farinelli che lancia un messaggio per il futuro: "Il punteggio è alto, abbiamo incrementato sia quello dell'esecuzione sia quello dell'artistico. Le ragazze sono cresciute moltissimo durante la stagione e hanno eseguito un ottima routine. La Russia, che ha un coefficiente più alto del nostro, non ha sbagliato e quindi ci ha preceduto. La medaglia avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta, ma abbiamo comunque dimostrato a tutte le avversarie che l'Italia c'è e sarà sempre più competitiva".
All'unisono Marta Iacoacci e Beatrice Andina: "Abbiamo ancora i brividi di felicità per la prestazione seppur ci dispiace un po' perché il podio non è lontano. Abbiamo gareggiata unite, come se fossimo una famiglia, supportandoci e caricandoci. Abbiamo ottenuto il primo dieci e ne siamo fieri".