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Datome lancia l'Italbasket: "L'obiettivo è andare al Mondiale"

04 Nov 2025 - 13:04

Un passo alla volta, senza fretta e senza sosta, fino a tornare grandi. Il basket italiano è pronto a ripartire con un nuovo ciclo affidato a coach Luca Banchi e con l'obiettivo di qualificarsi al prossimo Mondiale. "E' un obiettivo che noi, così come la Lituania nostra avversaria e le altre, abbiamo in mente", le parole di Gigi Datome, coordinatore delle attività del settore squadre nazionali del basket azzurro, al telefono con l'ANSA, all'inizio di un mese che porta l'Italia fino al via della corsa per Doha 2027. Appuntamento il 27 novembre, contro l'Islanda. "Bisogna essere bravi, e noi cerchiamo di essere il più pronti possibile, e anche un po' fortunati. Anche le altre squadre non avranno giocatori Nba, ma qualcuno come l'Islanda e l'Inghilterra non ce l'ha mai e quindi il delta tra la loro miglior squadra possibile e quella schierabile con le finestre è molto più sottile rispetto al nostro. Le energie saranno incentrate su questo e sul costruire una nuova identità perché, a prescindere dal fatto che in campo vada Fontecchio o chi lo sostituirà a novembre, la maglia è la stessa e l'identità di gioco deve essere simile". E proprio quello dell'identità è un tasto sul quale battere perché "ci stiamo strutturando per farci trovare il più pronti possibile ai prossimi impegni. Banchi sta cercando di attraversare anche strade un po' diverse dal solito per mappare meglio i ragazzi e per mettere in campo la squadra più competitiva o quella più affamata, fattori che possono fare la differenza", sottolinea Datome. Novità che riguardino tutto il basket, anche a livello giovanile in quanto "c'è un filo conduttore nonostante le età diverse, chi guarda la nazionale può vedere un'identità che vorremmo costruire. Siamo contenti per quello che facciamo con le nazionali giovanili, ovviamente gli stimoli per fare qualcosa di meglio ci sono sempre. Il problema è quando non riusciamo poi a fare in modo che i giocatori dell'Under 20 possano diventare protagonisti in nazionale maggiore - prosegue -. Io credo che già da questa finestra qualcuno possa affacciarsi e cominciare a respirare l'ambiente della Nazionale e, speriamo, a rendersi utile. L'obiettivo nostro è quello di portare il maggiori numero di giocatori possibile in nazionale". E se le basi per il futuro sono già state gettate, con progetti "sul territorio che partono dall'Academy che prende i ragazzi under 13, under 14 e under 15, e il progetto 'Ogni Regione conta' per macroaree con ragazzi 2008 e 2009 per avere una mappatura di circa 3.000 ragazzi in Italia", il presente più recente è 'ultimo Europeo che "non ci ha lasciato contenti nonostante un bel girone. Il rammarico è non aver fatto la nostra miglior partita con la Slovenia ma complice anche Doncic, un giocatore che fa la differenza in tutto il mondo". Il torneo con continentale ha visto protagonisti diversi giovani che "alla prossima competizione, magari già al Mondiale, saranno più pronti", assicura Datome. Perché, proiettandosi al futuro delle Olimpiadi - dove l'exploit più recente rimane l'argento di Atene 2004 - l'Italia spera di essere protagonista. "Per arrivare a Los Angeles bisogna andarci o tramite il Mondiale o tramite il preolimpico che passa però sempre dal Mondiale. Quello è il sogno, però prima di pensare all'obiettivo finale andiamo un passo alla volta", conclude Datome.