"Per noi è fondamentale che i giocatori più forti al mondo si affrontino tra loro nei migliori eventi, nelle città più attraenti e nelle infrastrutture più belle e accoglienti. Ed è per questo che la nostra idea è quella di dare priorità ai Masters 1000, quindi a una decina di tornei più i quattro Slam e le Finals. Poi naturalmente ci saranno gli altri tornei a cui iscriversi per i giocatori che hanno bisogno di andare in campo, i 500, i 250, ma l'obiettivo resta quello di creare un prodotto capace di andare sul mercato in modo chiaro e definito". Così Andrea Gaurdenzi, ex numero uno d'Italia e presidente dell'ATP dal 2020, in una intervista a 'Undici'. "I contenuti del tennis del futuro? Dobbiamo ragionare in modo diverso rispetto al passato, i bambini e i ragazzi di oggi hanno tante alternative a cui appassionarsi, oltre lo sport. E allora dobbiamo pensare a delle cose che vadano al di là di ciò che succede live, formati brevi come gli highlights, oppure contenuti che raccontino le storie dei giocatori. Bisogna cercare di fare cultura, di entrare nella vita delle persone. Siamo anche fortunati perché i tennisti toccano tutto il mondo", ha aggiunto, Quanto ai nuovi mercati tra cui l'Arabia Saudita, "in questo momento siamo molto forti in Europa e negli Stati Uniti, dove magari il tennis non è lo sport più popolare ma è comunque in Top 5 di quelli più seguiti. L'Asia è il mercato in cui ci sono più margini di crescita, e infatti è stato annunciato un nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita. Anche l'Africa ha delle potenzialità ma ci sono da superare ostacoli molto significativi".