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Atletica, il dt La Torre: "Furlani-Tentoglou come Sinner-Djokovic"

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"Quello che ha fatto Mattia e' qualcosa di straordinario. A 18 anni e mezzo, dopo l'8,34 record italiano indoor, pensate quanti ne sarebbero rimasti schiacciati. Ci ha messo il furore agonistico fin dal primo salto. La sua medaglia d'argento brilla d'oro. Tentoglou gli ha fatto il miglior complimento, gli ha detto 'sei una bestia'. Ha capito che siamo quasi al passaggio generazionale. Per fare un paragone con il tennis, e' stato un po' come Djokovic e Sinner. Mi auguro che gia' a partire da Roma Mattia faccia capire che il futuro e' lui. Quando ha pianto alla fine, erano lacrime di rabbia per non aver vinto l'oro. Questa e' la maturazione personale che ho chiesto ai nostri atleti, che con il loro talento e loro umanita' ci dimostrano che si possono cambiare le cose. Con questi ragazzi come Furlani, Dosso e Simonelli dovremmo essere un po' meno scontati". Lo ha detto il direttore tecnico della nazionale di atletica leggera Antonio La Torre ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio 1 Rai tracciando un bilancio al termine dei Mondiali indoor di Glasgow che hanno visto gli azzurri portare a casa quattro medaglie. "Quello che piu' mi ha colpito e' che ragazzi cosi' giovani sono stati capaci di prendersi la loro responsabilita' senza l'ombrello magico del grande capitano Gimbo e hanno saputo dimostrare di stare in un mondo super competitivo a testa alta e con classe, senza farsi schiacciare dal peso di queste responsabilita' - ha aggiunto - La gente guarda giustamente il medagliere e la classifica a punti e' qualcosa piu' per addetti ai lavori. Pero' per la prima volta siamo arrivati terzi dietro Stati Uniti e a un solo punto dalla Gran Bretagna. È il segno di quanto la nostra rosa si sia allargata di punte competitive. Dobbiamo guardare al futuro a testa alta, ma sempre con umilta' non dobbiamo dare nulla per scontato. Dobbiamo continuare a batterci, con passione e con coraggio, mettendoci il massimo del furore agonistico. Dico sempre ai ragazzi che nessuno ci stendera' mai i tappeti rossi. Sono gia' proiettato ai prossimi appuntamenti: la Coppa del mondo di marcia, il Mondiale di staffetta a Bahamas per qualificarci a Parigi e soprattutto gli Europei di Roma, che per molti di questi ragazzi sara' tappa di passaggio fondamentale per affrontare poi Parigi con ancora piu' tranquillita', avendo fatto un'altra prova agonistica molto importante". Il gruppo e' il valore aggiunto della squadra azzurra. "Posso confermare che c'e' uno straordinario spirito di squadra. Vi assicuro che ieri erano tutti allo stadio a tifare i propri compagni - ha sottolineato - In uno sport cosi' individuale, si potrebbe pensare solo al proprio destino. Invece tutti hanno saputo cogliere come questa forza di squadra possa diventare un valore aggiunto. Penso ad esempio a Leonardo Fabbri: i compagni di squadra sono sempre stati vicini a lui e hanno saputo incoraggiarlo. Siamo una grande squadra". Hanno deluso le aspettative invece Iapichino e Ceccarelli. "Larissa e' assai amareggiata da questa controprestazione. Per quanto riguarda Samuele, una brutta influenzaccia gli ha rovinato i piani d'allenamento. Entrambi devono fare un esame molto sincero con se stessi. Ma i valori potenziali di Larissa e Samuele non sono in discussione - ha concluso - Niente scuse, forse ieri troppa tensione da parte di Larissa, ma ragioneremo insieme su cosa migliorare".

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