Pep Guardiola e i suoi affrontano il Wydad Casablanca alle 18, nella notte la Juve. Alle 21 i madrileni, che sfidano l'Al-Hilal
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Archiviato il debutto dell'Inter, fermata sull'1-1 dal Monterrey, il Mondiale per Club prosegue con le ultime gare della prima giornata della fase a gironi. Mercoledì 18 giugno scendono in campo il Manchester City, che sfiderà il Wydad Casablanca (h. 18) nel match inaugurale del gruppo G, e il Real Madrid. Le merengues debuttano con Xabi Alonso e si trovano di fronte Simone Inzaghi e il suo Al-Hilal. Appuntamento alle ore 21, nel gruppo H.
MANCHESTER CITY-WYDAD CASABLANCA (h. 18)
Pep Guardiola e il suo Manchester City non hanno certamente badato a spese nella finestra-extra per il Mondiale per Club, avviando ufficialmente il futuro e il post-De Bruyne. Sono arrivati Reijnders dal Milan (55mln più bonus), Cherki dal Lione (40mln) e Ait-Nouri dal Wolverhampton (40mln). I primi due partiranno dall'inizio, nella nuova rivoluzione di Pep Guardiola, che segue quella estiva. I Citizens vogliono riscattare un'annata deludente, che li ha visti subito esclusi dalla lotta per il titolo in Premier League e terzi nella classifica finale dopo la rimonta negli ultimi turni, e vogliono farlo già dal Mondiale. Ritrovato Haaland, Guardiola è pronto ad aggredire il girone G sin dalla primissima sfida: sulla carta non c'è partita contro il Wydad Casablanca, solidissima realtà africana con un sistema di gioco ampiamente consolidato. Difesa solida e ripartenze per i marocchini, bravissimi nelle transizioni e trascinati dall'ala Rayhi (11 gol), mentre la punta Mailula fa gol (5) e assist (7). Una squadra a forte prevalenza marocchina, che ha aggiunto qualche rinforzo dall'Europa e dal Sudamerica per non sfigurare, tentando anche un clamoroso assalto a CR7, ma resta sfavorita. Guardiola ha scelto una formazione inedita e con tanti big in panchina: davanti a Ederson agiranno Lewis, Reis, Ake e O'Reilly, a centrocampo Reijnders sarà affiancato da Foden e Cherki, mentre il terzetto d'attacco sarà composto da Savinho, Marmoush e Doku.
REAL MADRID-AL HILAL (h. 21)
Dopo aver assistito da spettatore alla gara deludente dell'Inter, la sua ex squadra, Simone Inzaghi debutta sulla panchina dell'Al-Hilal con una sfida apparentemente impossibile. Non sfigurare e non subire una brusca sconfitta dal Real Madrid, che apre a sua volta il suo ciclo con Xabi Alonso proprio nel Mondiale per Club. L'ex tecnico nerazzurro era stato sconfitto dal Leverkusen di Xabi nel recupero (1-0), in quello che era l'unico ko prima del tonfo di Monaco di Baviera. "Non avrei voluto allenare nessun'altra squadra", ha detto Simone Inzaghi in conferenza, e in Italia si è molto discusso sulle tempistiche del suo sì ai sauditi. Sarebbero decisamente precedenti alla finale persa dall'Inter, al punto da aver tentato di portare con sé Barella-Bastoni e aver indirizzato i tentativi sul mercato: sono falliti gli assalti a Theo, Angelino e Tavares in difesa; Bruno Fernandes a centrocampo; Darwin Nunez e Osimhen in attacco. In mano a Inzaghi, dunque, c'è il vecchio Al-Hilal schierato col 3-5-2. In porta Bounou, difesa con Al-Bulayhi e Lajami ai lati di Koulibaly, Cancelo-Al Dawsari sulle fasce, Milinkovic Savic e Kanno mezzali ai lati di Ruben Neves. La coppia offensiva, infine, sarà composta da Marcos Leonardo e Mitrovic. Il Real Madrid di Xabi Alonso, invece, dovrebbe ridisegnarsi col 4-3-3 perché il tecnico ha deciso di abbandonare la difesa a tre vista in Bundesliga. Tanti assenti per le merengues, che devono anche fare i conti con la voglia di svecchiare la rosa. Probabile che Alexander-Arnold sia subito titolare, con Mendy a sinistra e Asencio-Huijsen entrali. Tchouameni sarebbe il regista, Ceballos e Bellingham mezzali e poi il consueto tridente: Rodrygo (in uscita), Mbappé e Vinicius Junior. Subito un test concreto per le merengues, strafavorite nel girone completato da Pachuca e RB Salisburgo. Inzaghi, invece, punta agli ottavi e spera di fare punteggio pieno nelle ultime due sfide. Ma con le merengues, per lui, sarà durissima...