SCIALPINISMO

Tour du Rutor 2024, Extrême ma non solo: ricerca, solidarietà, ambiente

La grande classica long distance valdostana affianca alla prova sportiva una serie di iniziative che ne completano la proposta

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Tour du Rutor 2024, Extrême ma non solo: ricerca, solidarietà, ambiente - foto 1
© Stefano Jeantet

I numeri del conto alla rovescia sono sempre più piccoli, l’attesa cresce in modo inversamente proporzionale. La ventunesima edizione di Millet Tour du Rutor Extrême in programma da venerdì 22 a domenica 24 aprile, è ormai dietro l’angolo. Il piatto forte dell’unica tappa italiana nel calendario 2024 di La Grande Course è senza ombra di dubbio la sfida sportiva tra i migliori specialisti dello scialpinismo delle grandi classiche "long distance" ma la conferenza stampa di lancio dell’evento valdostano - mercoledì 5 marzo scorso all’Hotel Planibel di La Thuile - ha rappresentato anche l’occasione di conoscere tutte le sfaccettature di un avvenimento che si allarga a molteplici aspetti di carattere turistico, imprenditoriale, di ricerca medico-scientifica, di condivisione e solidarietà. Giusto quindi offrire una panoramica a trecentosessanta gradi sull’evento TDRX.

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© Simone Fortuna

In occasione di Millet Tour du Rutor Extrême 2024 ad Arvier torna il Mountain Village, fiera dell’outdoor e della montagna. Occasione preziosa per le aziende di settore e gli espositori che avranno l'occasione di presentare e promuovere i propri prodotti, incontrare i tanti appassionati di skialp e assistere gli atleti in gara. Per gli sportivi un’occasione imperdibile per conoscere le ultime novità nel campo delle attrezzature e dell’abbigliamento tecnico. Il Mountain Village apre al pomeriggio dalle ore 14.00 alle 18.30 presso l’area verde del Comune di Arvier. Gli espositori sono: Millet Mountain, Polartec, La Sportiva, Crazy,Ski Trab, ATK Bindings, Grivel, Plum bindings, Gignoux, Golden Temple-Bio Atma, Millet Tour du Rutor Extrême, Sanonani House, Teraction.

 

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© Simone Fortuna

Sostenibilità e Sci Alpinismo: Un Binomio Indissolubile

Millet Tour du Rutor Extrême con “Teraction” per la sensibilizzazione all’adattamento ai cambiamenti climatici

Nel cuore della Valle d'Aosta, tra imponenti vette, tra paesaggi mozzafiato e la sensazione di libertà che solo la natura incontaminata può offrire, una riflessione è d’obbligo: la sostenibilità ambientale e lo sci alpinismo sono strettamente legati e la loro relazione è cruciale per garantire un futuro armonioso per le generazioni a venire. Millet Tour du Rutor Extrême nel 2023 ha firmato nel 2023 un Protocollo d’Intesa e Cooperazione con l’associazione di cooperazione transfrontaliera Teraction, con il quale si impegna ad organizzare attività volte alla sensibilizzazione all’adattamento ai cambiamenti climatici durante l’edizione 2024.

Vedi anche Millet Tour du Rutor Extrême: tre giorni di avventura "into the wild" Sci Millet Tour du Rutor Extrême: tre giorni di avventura "into the wild"

Lo scialpinismo, con le sue radici nel rispetto della montagna e nella consapevolezza dell'ambiente circostante, rappresenta un'attività che, se praticata in modo responsabile, può contribuire alla conservazione degli ecosistemi montani. È un'opportunità per avvicinarsi alla natura in maniera autentica, rispettandola e proteggendola. Tuttavia, la pratica dello sci alpinismo comporta delle sfide in termini di sostenibilità. L'accesso alle vette innevate può influenzare negativamente gli habitat naturali e aumentare il rischio di inquinamento. È quindi essenziale adottare pratiche e comportamenti eco-friendly per ridurre l'impatto ambientale. Allo scopo di promuovere il principio di sostenibilità nello scialpinismo, il Tour du Rutor Extrême ha adottato in questa edizione alcune misure atte a sensibilizzare gli skialper.

Educazione Ambientale: Informare durante i briefing e nei punti d’accoglienza gli scialpinisti sensibilizzandoli sui principi del rispetto ambientale e sulle buone pratiche per favorire comportamenti responsabili; sulle normative locali riguardanti l'accesso alle aree protette e alle riserve naturali per preservare gli ecosistemi fragili.

Riduzione dell'Inquinamento: Ridurre al minimo l'impatto ambientale attraverso il corretto smaltimento dei rifiuti, l'uso di attrezzature eco-friendly e la preferenza per materiali sostenibili; L’organizzazione di fatto utilizzerà materiale compostabile per ciò che concerne tutta l’attività di catering riservata agli atleti; all’impiego di pullman per organizzare i transfer degli atleti da una parte all’altra della valle cercando di limitare al massimo l’inquinamento da smog dei singoli scialpinisti e/o delle squadre.

Conservazione dell'habitat: Evitare di danneggiare la flora e la fauna circostante, rispettando le zone di riposo degli animali e evitando di disturbare gli ecosistemi delicati. In questo senso, il gruppo di volontari, i tracciatori e le guide alpine assicurano questo delicato compito, conoscendo loro molto bene le montagne che ospitano la manifestazione.

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© Davide Ferrari

Lo scialpinismo in questi ultimi anni sta vivendo una nuova giovinezza: inserito tra gli sport olimpici invernali a partire da Milano Cortina 2026, ha trovato terreno fertile anche per il suo essere assolutamente ecosostenibile e ad impatto zero a livello ambientale. L’organizzazione di Millet Tour du Rutor Extrême ha sempre sostenuto i valori di rispetto per la natura, per la flora e per la fauna. L’accordo firmato con Teraction è solo un ulteriore tassello che vuole essere un importante esempio di sensibilizzazione e consapevolezza. Scialpinismo e sostenibilità vanno di pari passo. Praticare questo sport in armonia con l'ambiente non solo permette di godere appieno delle meraviglie delle montagne, ma rappresenta anche un impegno concreto verso la conservazione del nostro pianeta per le generazioni future. Scegliamo di essere custodi responsabili della natura mentre ci godiamo le emozionanti avventure che solo le cime innevate possono offrire.

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© Simone Fortuna

Millet Tour du Rutor Extrême e Università

Tre giorni di full immersion con formazione sul campo per i futuri professionisti dell’area Educazione motoria, sportiva e biomedica.

Squadra che vince non si cambia! Anche per il 2024 è stato siglato l’accordo con la rete di Fisioterapisti e Consulenti multidisciplinari in ambito sportivo, medico, riabilitativo residenti o con sede dello studio libero-professionale in Valle d’Aosta (facenti capo al Protocollo d’intesa con studi Fisioterapici di montagna) e le seguenti università: UPO (Università del Piemonte Orientale), SUPSI (Scuola Universitaria per la Svizzera Italiana), Unito (Università di Torino). Millet Tour du Rutor Extrême offre quest'anno un'esperienza ancora più ricca quest'anno grazie alla collaborazione con il Gruppo Fisioterapisti di Montagna. Questa partnership porta in primo piano l'attenzione sull'importanza della gestione delle problematiche muscolari negli atleti, con un focus particolare sul fenomeno dei DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness) e sull'utilizzo del Blood Flow Restriction Training. 

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© Maurizio Torri

Il corso teorico-pratico si propone di approfondire le conoscenze e le competenze dei partecipanti (studenti all’ultimo anno di fisioterapia) nella gestione delle condizioni muscolari degli atleti. Attraverso sessioni interattive e pratiche guidate da esperti del settore, gli studenti avranno l'opportunità di esplorare le ultime ricerche e le migliori pratiche nell'ambito della fisioterapia sportiva. Questa collaborazione sinergica tra il Gruppo Fisioterapisti di Montagna e il Millet Tour du Rutor Extrême testimonia l'impegno condiviso nel promuovere la salute, il benessere e le prestazioni ottimali degli atleti in un contesto unico e stimolante come quello delle competizioni estreme in montagna. Di questa collaborazione o gli organizzatori del Millet Tour du Rutor Extrême sono particolarmente fieri in quanto oltre a dare un servizio agli atleti, sono coinvolti numerosi studenti che partecipando alla manifestazione sportiva, ottengono crediti formativi ed entrano in contatto con le reali problematiche muscoloscheletriche.  

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© Millet Tour du Rutor Extrême Press Office

Al Tour du Rutor Extrême 2024 debutta TEAMtdrx85, salita non competitiva in autonomia lungo il tracciato della mitica tappa di Planaval

Prendete i vostri sci da scialpinismo e correte al primo incontro Team TDRX85 non competitivo sul tracciato della mitica tappa di PLANAVAL. L’appuntamento è fissato per domenica 24 marzo 2024 a Planaval (località del comune di Arvier) e si aggiunge ai numerosi eventi a corredo della ventunesima edizione del Tour du Rutor. Assicuratevi il pettorale e venite a scoprire le bellezze incontaminate di “Valgrisa”. Nel sito www.tourdurutor.com è possibile effettuare la pre-iscrizione TEAM TDRX85 NON COMPETITIVO che dovrà comunque essere finalizzata la mattina dell’evento, dalle 6:30 alle 9:30, presso la tenda TOP SPONSOR MILLET dove sarà consegnato il pettorale.

Il percorso (in sicurezza e tracciato perché percorso di gara della terza tappa) prevede la possibilità di partire in piena autonomia dalle 06:30 alle 09:30 da Planaval (1510mt) e di arrivare alla Base del Ghiacciaio dello Chateau Blanc (2760mt), con un dislivello totale di 1250mt dove si potrà ritirare il tagliandino “finisher”. I primi 250 “finisher” si aggiudicheranno il gadget: la giacca ricordo by Millet. La quota di iscrizione (45,00 euro) comprende il pettorale di riconoscimento per partecipare alla salita non competitiva, il buono per il pasta party e l’accesso alla festa di chiusura presso il padiglione in località Planaval. Il 1° Team TDRX85 gode del patrocinio dell’Unione Valdostana Guide Alta Montagna e dell’Associazione Valdostana Maestri di Sci.

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© Simone Fortuna

Millet Tour du Rutor Extrême è anche Solidarietà

Da anni accanto all’associazione Sanonani Onlus, il TDRX sposa la causa di LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumori

L’associazione Sanonani Onlus nasce nel 2015 da un'idea della Guida Alpina Marco Camandona e di sua moglie Barbara, desiderosi di voler aiutare i bambini nepalesi più sfortunati, quelli rimasti orfani o vittime di gravi situazioni di disagio. Lara, Fausta, Andrea, Paola e tanti generosi volontari si sono uniti per realizzare il sogno di SANONANI HOUSE, una casa famiglia/orfanotrofio situata a Kathmandu, dove accogliere e prendersi cura di circa 25 bambini. Sanonani in nepalese significa "piccolo bambino" ed è proprio ai piccoli ospiti che Sanonani Onlus vuole assicurare il diritto ad un'infanzia dignitosa, ad una sana alimentazione, alle cure mediche, all'istruzione e alla serenità.

A Sanonani House il personale specializzato scelto per occuparsi dei bambini/ragazzi è nepalese, ciò assicura il rispetto e la difesa della cultura, religione e tradizioni locali. Il bellissimo e contagioso sorriso dei bambini accolti a Sanonani House è un regalo per i fondatori della Onlus e per i tanti indispensabili sostenitori. Un modo concreto per ringraziare di quanto fa il popolo nepalese nei confronti degli alpinisti rispettosi della natura e dell’ambiente.

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© Maurizio Torri

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) è l'unico Ente Pubblico su base associativa con sede a Roma, vigilato dal Ministero della Salute, articolato in 106 Associazioni Provinciali. Opera senza fini di lucro il cui primario compito istituzionale primario è diffondere la "cultura della prevenzione" (primaria, secondaria e terziaria) come metodo di vita.

LILT si occupa principalmente di:

Prevenzione primaria (stili e abitudini di vita: lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale, corretta e sana alimentazione, regolare attività fisica)

Prevenzione secondaria (procedure accelerate di diagnosi sempre più precoci)

Prevenzione terziaria (prendersi cura del malato, degli aspetti riabilitativi - fisici, psicologici, sociali ed occupazionali - e dei loro familiari)

Ricerca scientifica 

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© Stefano Jeantet

PhotoAlpArvier 2024

Quattro giorni - dal 21 al 24 marzo - per realizzare “lo scatto” che vede come sfondo il Tour du Rutor Extrême. Torna il Concorso Fotografico PhotoAlpArvier 2024, a tema libero, finalizzato alla valorizzazione della promozione del territorio, della montagna, dello sci alpinismo, del contesto sportivo o anche semplicemente dei volti, delle espressioni degli atleti, addetti ai lavori, volontari, etc. Ti piace la montagna e ami la fotografia? Ami fissare con il tuo cellulare ogni momento dalla colazione al tramonto in mezzo alla natura? Sei un appassionato di skialp e hai una forte passione per la fotografia? allora PhotoAlpArvier 2024 è il concorso fotografico che fa per te!

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© Davide Ferrari

“Con l’edizione di quest’anno vorremmo coinvolgere più persone, non solo chi ha una macchina fotografica professionale - racconta Barbara Luboz, organizzatrice dell’evento - ma tutti coloro che hanno un cellulare (NdR che possa realizzare foto in HD). Il concorso non è pensato solo per i photo-skialper che hanno le capacità individuali di salire con sci e pelli di foca, ma anche per chi, soprattutto, questo sport non lo conosce ma è curioso e ama passeggiare in montagna e a contatto con la natura. Quest’anno abbiamo in serbo tante novità. Vorremmo che venissero a fotografare il contesto da cui il Millet Tour du Rutor Extrême nasce: Arvier con il suo centro storico e il borgo di Leverogne e tutti i comuni coinvolti, Valgrisenche e La Thuile, i volontari mentre sono all’opera perché l’organizzazione logistica sia impeccabile, i volti tesi degli atleti prima della partenza, i momenti di ritrovo, il Mountain Village. Insomma tutte quelle attività che si possono fare anche in famiglia e che non richiedono né conoscenze particolari di scialpinismo. Sono forse queste le foto che in questi anni sono mancate e che nessuno ha prodotto per il contest fotografico”.

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© Stefano Jeantet

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti gli appassionati di fotografia di tutte le età e di qualsiasi nazionalità. Per ritirare il pass, che darà diritto all’accesso alle zone riservate agli addetti ai lavori, è richiesta l’iscrizione sul sito www.tourdurutor.com, nella sezione dedicata al concorso entro il 20 marzo 2024. Le fotografie scattate sul territorio nei tre giorni di svolgimento della gara, dal 22 al 24 marzo, corredate di un testo di accompagnamento, dovranno essere inviate all’organizzazione tramite Wetransfer alla mail info@tourdurutor.com entro il 7 aprile 2024. I risultati del Concorso Fotografico saranno pubblicati sul sito ufficiale tourdurutor.com e sui social entro il 31 maggio 2024, previo invio di mail ai diretti interessati. I migliori scatti verranno utilizzati per l’allestimento della mostra permanente che avrà luogo tra le strade del borgo di Arvier nell’estate 2024. Il concorso sarà valido con un minimo di 5 partecipanti.  

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© Stefano Jeantet

Lo Scialpinismo come volano per la promozione del territorio e della green economy

La promozione del territorio, delle tradizioni e dei prodotti sono da sempre concetti legati al Millet Tour du Rutor Extrême. L’evento sportivo e il paesaggio incontaminato sono da sempre un ottimo volano pubblicitario per promuovere la Regione Autonoma Valle d’Aosta. I comuni di Arvier, Valgrisenche e La Thuile possono essere una meta ideale per chi ama il turismo ecosostenibile in montagna, tra natura, tradizione, enogastronomia e sport. 

ARVIER

Il territorio comunale di Arvier (33,35 kmq di superficie e 872 abitanti) si sviluppa  fra i 672 ed i 3.442 metri di altitudine s.l.m., dal fondovalle della Dora Baltea sino al ghiacciaio dello Château-Blanc, ed ha come centro l'antico borgo, sito a 14 km da Aosta ed a 22 km da Courmayeur. Il ricco patrimonio monumentale e storico è costituito dal castello La Mothe, risalente alla fine del 1200, dalla chiesa parrocchiale di San Sulpizio con il suo campanile romanico, dal castello di Montmayeur, sito nei pressi del villaggio del Grand-Haury, dalla cappella di Rochefort, costruita sui resti di un'antico castello ed affacciata sul fondovalle, e dai numerosi edifici religiosi e di utilizzo comunitario (forni, mulini e segherie) siti nelle diverse frazioni. Particolarmente interessante è il borgo medioevale di Leverogne, posto lungo l'antica strada romana, con il suo ponte, la sua cappella e l'antico ospedale, ricovero per i pellegrini sin dal XIII° secolo, del quale rimane ai giorni nostri un ciclo pittorico quattrocentesco raffigurante le Opere della Misericordia. In estate il territorio di Arvier è ideale per chi ama vacanze all'insegna della tranquillità e percorrere salutari passeggiate fra i villaggi ed i vasti boschi. Inoltre, nella zona dei pascoli, fino al limite dei ghiacciai del Doravidi e della Becca di Tos, si snodano numerosi sentieri panoramici. La stagione invernale è occasione per scoprire la frazione di Planaval, ai confini con il Comune di Valgrisenche, che offre diverse possibilità agli amanti degli sport invernali. Il villaggio rappresenta il punto di partenza per splendidi itinerari di scialpinismo e per inebrianti discese di heliski. A quanti praticano gli sport estivi o invernali, così come a coloro che privilegiano l'incontro con gli aspetti storici e culturali del territorio, alberghi, ristoranti e numerose strutture ricettive riservano una cortese accoglienza ed una gastronomia all'insegna dei piatti della tradizionale cucina montanara, naturalmente innaffiati con il celebre vino Enfer d'Arvier.

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VALGRISENCHE

Una piccola e incontaminata valle laterale della Valle d'Aosta dove è ancora possibile riscoprire il gusto autentico della vita in montagna. In inverno ed in estate la Valgrisenche è ricca di manifestazioni ed appuntamenti. Valgrisenche sorge in una delle numerose valli laterali della Valle d’Aosta e copre una superficie di quasi 140 chilometri quadrati. Caratterizzata da un territorio ancora selvaggio e incontaminato è occupata, quasi per metà, da ghiacciai e pareti rocciose. A Valgrisenche convivono i pascoli, le coltivazioni biologiche, gli ambienti adatti alla pratica degli sport all’aria aperta, i vecchi telai costruiti a mano con cui ancora oggi si esegue la tessitura del tradizionale drap, il dialetto locale e, soprattutto, un forte e sincero legame degli abitanti col proprio territorio e la propria storia. La valle di Valgrisenche è ricca di acqua: ovunque si possono ammirare cascate, ruscelli e laghi alpini. Questo patrimonio ha portato alla realizzazione, tra gli anni ’50 e ’60, della diga di Beauregard.

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DRAP

La tradizione e l’artigianato del mondo rurale sopravvivono nella lavorazione del drap, tessuto rustico di lana di pecora, eccezionale per la sua robustezza e calore, prodotto con telai in legno. Un tempo attività comune a tutte le famiglie della Valgrisenche, soprattutto nel periodo invernale, oggi questo antico mestiere è mantenuto vivo dalla cooperativa "Les Tisserands" che ha saputo reinterpretare i tipici intrecci geometrici con nuove trame e colori e che continua a trasmettere il mestiere alla nuove generazioni coinvolgendo i bambini delle scuole.

AGRICOLTURA

Gli estesi alpeggi di Valgrisenche hanno da sempre favorito l’allevamento del bestiame e la produzione della Fontina, il formaggio a denominazione di origine protetta tipica della Valle d‘Aosta che assume un particolare sapore grazie alla qualità del foraggio dei pascoli.

Nei pressi del Capoluogo si trova un magazzino per la stagionatura e lo stoccaggio della Fontina: una galleria scavata nella roccia che nel periodo di maggiore produzione può contenere fino a seimila forme.

TRADIZIONI

A Valgrisenche viene custodito con cura il patrimonio culturale e tradizionale della vallata: il "patois” - dialetto locale, le ricorrenze legate al mondo agricolo quale la "desarpa" – discesa delle mucche dagli alpeggi a fine estate, la "bataille des reines”, l’architettura tradizionale con gli antichi "rascard” siti nel vallone di Plontaz e la lavorazione tradizionale del legno. Il paese è anche sede della "Chorale de Valgrisenche”, che, con più 30 anni di attività, ha presenziato a numerosissime manifestazioni in Italia e all’estero confrontandosi con importanti gruppi canori e folkloristici.

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LA THUILE - IL LATO WILD DEL MONTE BIANCO

Forte di una posizione geografica che la collega alla Francia attraverso il Colle del Piccolo San Bernardo e di un contesto naturalistico che la caratterizza come il "lato wild del Monte Bianco", La Thuile è raggiungibile in pochi minuti dall’autostrada e dunque facilmente accessibile, pur mantenendo e preservando le caratteristiche di località alpina in grado di trasmettere la forza e la potenza proprie della montagna, favorendo un rapido riequilibrio psico-fisico, oltre che luogo d’eccezione dal punto di vista storico, essendo un punto di passaggio frequentato sin dalla preistoria, in epoca romana, nel Medioevo e nell’era moderna. Di queste testimonianze del passato si ha piena consapevolezza visitando il Colle del Piccolo San Bernardo. Ci si arriva seguendo la plurimillenaria strada che conduce oltralpe, fino a quando i boschi di conifere lasciano spazio a un vasto altopiano. Qui la prateria alpina, dai colori sempre mutevoli, assume connotati quasi mistici, punteggiata com’è da testimonianze umane remote. Dal Cromlech - un cerchio di 46 pietre e settantadue metri di diametro che secondo gli studiosi comprendeva anche un dolmen centrale andato invece perduto - alla Colonna di Giove, alta quattro metri e visibile anche a grande distanza, sulla quale oggi sorge la statua di San Bernardo di Mentone, arcivescovo di Aosta, per giungere al giardino botanico Chanousia, il più alto d’Europa, che ospita più di 1000 piante alpine. La Thuile custodisce anche un ricco patrimonio minerario perfettamente visibile ai nostri giorni grazie ad una serie di sentieri nei boschi, alcuni di questi fattibili anche con i bambini, che portano a vecchi edifici, sfiati di gallerie, resti di infrastrutture tecniche che testimoniano il passato minerario del lato wild del Monte Bianco. In estate, La Thuile è un paradiso per l’escursionismo. Ciò che rende unica questa località valdostana, oltre alla sua antica storia, è anche lo straordinario patrimonio naturale e geologico che è possibile scoprire a piedi o in bicicletta percorrendo i numerosi itinerari. Dalle spettacolari cascate del Rutor fino al pescoso lago Verney, dal vallone di Youlaz a quello di Orgères, fino alla grande montagna che sovrasta il comune, il Rutor, al cui fianco si sviluppa un esteso ghiacciaio, dove inizia il regno degli alpinisti. La Thuile si contraddistingue poi per il suo vasto Bike Park internazionale, servito da numerosi impianti di risalita. Esso si sviluppa per oltre 200 km con oltre 1200 metri di dislivello e annovera itinerari per tutte le difficoltà, dai percorsi di discesa sul versante valdostano e vari itinerari di cross country ed enduro nel versante savoiardo. Validi maestri consentono di affrontare in tutta sicurezza questi percorsi. La Thuile dispone anche di un centro sportivo con campo di calcio, calcetto, tennis, palestra e un’area giochi per bambini.

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© Stefano Jeantet

È in inverno che La Thuile assume la sua anima wild e adrenalinica. Uno dei suoi fiori all’occhiello è il vasto comprensorio internazionale per lo sci alpino, collegato a La Rosière, in Francia. Uno dei più grandi delle Alpi occidentali con i suoi 152 km di piste, l’Espace San Bernardo è aperto fino a primavera inoltrata per gli sciatori di tutti i livelli, freeriders e anche snowkiters che desiderano vivere la montagna in totale libertà e nella sua totale potenza. Anche i fondisti traggono il miglior beneficio della montagna: dalla piana di Arly, dietro al Foyer de Fond, si trovano piste ad anello di varie lunghezze, accessibili gratuitamente e di diversi gradi di difficoltà. Altri 4 tracciati di fondo si trovano in zona Arpy, sotto al Colle San Carlo, tra larici e abeti. A La Thuile è possibile anche raggiungere le vette delle Alpi più alte d’Europa grazie al servizio di eliski per vivere il brivido di spiccare il volo e una corroborante scarica adrenalinica. È infine a disposizione, in inverno come in estate, una piscina coperta e altre numerose attività praticabili nel paesaggio incontaminato e selvaggio di La Thuile.

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© Millet Tour du Rutor Extrême Press Office

  

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