L'INTERVISTA

Sci, Laura Pirovano: "Sono vicina al podio. Con la Goggia sana rivalità"

L'azzurra in visita nella sede di Enervit: "Che emozioni a Lake Louise"

  • A
  • A
  • A

Venticinque anni, ma Laura Pirovano è una veterana della nazionale italiana di sci. Carattere da vendere per l'azzurra che ha saputo rialzarsi da due brutti infortuni: "Sono tornata". L'abbiamo incontrata nella sede milanese di Enervit dove ha fatto il punto della stagione appena conclusa: "Bilancio positivo, sono contenta di aver avuto una stagione regolare". Nel mirino ci sono le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: "Ho un conto in sospeso con i giochi olimpici... Per andarci mi metterò in una teca di vetro". 

Stagione finita, è ora di fare un bilancio...
"Nettamente positivo! Era la stagione di rientro dall'infortunio e ho rispettato il piano che avevo. Ho gareggiato a tutte le competizioni che mi ero prefissata e questo è stato un grande traguardo per me. Non ho avuto le stesse difficoltà che avevo avuto dopo il primo infortunio. Avevo un po' paura, ma psicologicamente e fisicamente è andato tutto bene. Sono tornata quella di prima ed è stata una liberazione". 

Un ricordo di Lake Louise 2022?
"Troppe emozioni, è stata bellissima la gara di rientro. Mi ha lasciato tantissimo a livello emotivo ed ero emozionatissima perché era anche la mia prima volta sulla pista canadese. Sognavo da sei anni di gareggiare lì: avevo la testa fra le nuvole...".

In stagione ha conquistato la top ten, prossimo obiettivo è la vittoria?
"Iniziamo con un podio... (sorride, ndr) Finora mi è sempre un po' sfuggito dalle mani, ma io ci credo". 

Quanto le manca per arrivarci?
"Non mi manca così tanto perché guardando i parziali di alcune gare sono lì. Mi è mancata un po' la fiducia a tratti essendo la stagione di rientro. Non manca così tanto, spero".

Le Olimpiadi le sono sempre sfuggite per due infortuni, ora all'orizzonte c'è Milano-Cortina 2026: sente che è la sua grande chance?
"Mi metterò in una teca di vetro nei due mesi precedenti... Parteciparci sarà già un sogno perché sono le Olimpiadi di casa. Non voglio pensarci troppo, ma se dovesse andare tutto bene...".

Che rapporto ha con le compagne di squadra?
"Sono da anni la più giovane del gruppo, ma a 25 anni... Siamo una squadra fortissima e andiamo d'accordo. Ci motiviamo a vicenda e c'è un buon rapporto anche perché viaggiamo sempre insieme. C'è rivalità perché siamo tutte donne e facciamo un sport individuale, ma la definisco una sana rivalità. Bisogna scendere a compromessi, ma questo fa parte del nostro ambiente".

A livello giovanile manca qualcuna in grado di salire in squadra A?
"Diciamo che io, per ora, sono stata l'ultima. Vorrei ci fosse qualcuna in grado di spingerci ancora di più a fare meglio". 

Come ha scelto di puntare tutto sulla velocità?
"Io sono nata gigantista, poi ho iniziato a fare velocità in Coppa del mondo per provare e sono andata subito bene. Un percorso graduale e anche naturale. Dopo gli infortuni è stato più semplice rientrare in velocità perché avevo numeri di pettorali più bassi e quindi piste meno rovinate. Voglio comunque tornare a fare anche gigante perché mi manca". 

Ora le meritate vacanze
"Sì, ho 20 giorni di stacco fino al 20 maggio, poi si ricomincia con i soliti allenamenti. Purtroppo sempre meno ghiacciai per le condizioni climatiche. Ho già provato i nuovi materiali per la prossima stagione e sono serena al 100%".

Che rapporto ha con il freddo?
"Sembra strano, ma preferisco il caldo. Soffro molto le temperature basse, ma fa parte del mio lavoro e devo sopportarle. A Lake Louise c'era -33 e la lente della maschera si ghiacciava in trenta minuti". 

Quanto è importante per lei l'integrazione alimentare?
"Fondamentale e grazie a Enervit ho trovato il mio equilibrio. Sono ottimi prodotti e li uso sempre, dalla colazione alla sera. Anche in pista, prima della gara, uso molto i gel e non vedo l'ora di provare le "caramelline" della nuova linea C2:1PRO, la prima completa di prodotti con formulazione unica a base di glucosio e fruttosio in rapporto 2:1. Sono seguita da anni dal Prof. Fabrizio Angelini che collabora con l’Equipe Enervit".

Sul casco rosso firmato Enervit c'è anche parte del suo cuore...
"Ci sono i profili delle montagne dove sono cresciuta, Madonna di Campiglio, e di Camogli, il mio posto del cuore d'estate".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti