Berlino – Al via l'autunno delle grandi maratone

Sulle strade berlinesi è stata in gran parte scritta la storia della specialità: da Tergat a Gebrselassie fino al record di Kimetto 

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Oltre 40.000 runner sono attesi al via della 45ª edizione della BMW Berlin Marathon, domenica 16 settembre, alle ore 9:15, quarta tappa delle “Major”, il circuito che collega le 42 km di Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York.
La storia della specialità è passata spesso da questo tracciato, ormai considerato il più veloce del mondo, prerogativa che contende soprattutto alle maratone di Rotterdam e di Chicago, precedenti percorsi preferiti da chi poteva permettersi di attaccare il limite mondiale sulla distanza. Qui, lungo le strade larghe con poche curve della capitale tedesca, nel 1998 il brasiliano-meteora Ronaldo Da Costa avvicinò per la prima volta il limite delle 2 ore e 6 minuti, tagliando il traguardo in 2:06'05”.
Qui, il 28 settembre 2003, il keniano Paul Tergat scese per la prima volta sotto il muro delle 2:05', fermando il cronometro a 2:04'55”. Sempre qui, sempre in un 28 settembre, gli rispose il suo eterno rivale Haile Gebrselassie, che nel 2008 sfondò il muro del minuto precedente con 2:03'59”. Ancora qui, l'erede diretto del grande etiope, il suo connazionale Kenesisa Bekele, nel 2016 tradusse finalmente il proprio mostruoso motore in un “crono” all'altezza dei suoi meravigliosi record in pista: 2:03'03”, ancora oggi secondo miglior tempo di sempre, alle spalle del 2:02'57”, unico sub 2:03' della storia “ufficiale” della distanza, ottenuto da Denis Kimetto ancora una volta in un 28 settembre, quello del 2014, e ancora una volta a Berlino.

La storia della maratona di Berlino, insomma, è scandita dai “muri” da abbattere, non solo nel significato inteso dagli appassionati di corsa. Va da sé che il muro più importante resta quello demolito dalla città il 9 novembre 1989, quando prese il via l'unificazione stessa della Germania. L'immagine della partenza della maratona dell'anno successivo diede in qualche modo il via alla fama mondiale della gara, quando a far emozionare il mondo furono le migliaia di runner che passando a destra e a sinistra della porta di Brandeburgo sembravano abbracciare il monumento-simbolo della città, da poco restituito alla sua dignità di prospettiva dopo 23 anni passati tra le “catene” del muro stesso.

Da allora, Berlino è protagonista della “sfida nella sfida”, quella tra le grandi maratone a caccia del maggior numero di arrivati.
Nel 2017 Berlino è risultata la quinta 42 km al mondo per numero di classificati, preceduta da New York, in cima alla lista con i suoi 50.646 finisher, Chicago (44.341), Parigi (42.480) e Londra (39.569). Un totale arrivati al quale contribuiscono in buona misura anche i maratoneti italiani: nel 2017 chiusero la prova in 953, facendo di Berlino la terza maratona straniera più amata dai nostri connazionali, dopo New York (2.762) e Valencia (1.559).

(Foto Pierluigi Benini)

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