PARLA IL CT

Nazionale, Mancini: "Voglio un'Italia che giochi bene e la finale di Nations League"

Il ct azzurro: "Nessun contatto coi club, ho un lavoro da finire e sono più carico che mai"

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L'inizio della nuova stagione è alle porte e anche la Nazionale italiana è pronta a tornare in campo quasi un anno dopo l'ultima volta. All'orizzonte gli impegni di Nations League del 4 e 7 settembre contro Bosnia e Olanda, ma la cosa più importante per il ct Mancini è ricominciare: "Sono molto contento di essere tornato a Coverciano, nelle ultime ore abbiamo fatto i test e sono risultati tutti negativi. Ne siamo soddisfatti e siamo pronti a lavorare. Il calcio però ha bisogno del pubblico".

Lo stesso Mancini nelle ultime settimane è stato al centro di qualche voce di mercato dopo qualche dissidio con il presidente della Figc: "Non ho avuto contatti con alcun club - si è affrettato a liquidare l'argomento il ct -. Non sapevo niente di Lippi, come avete già raccontato voi, ma ha già spiegato tutto il presidente Gravina. Non la ritengo una cosa così importante, non è cambiato niente per me. Sulla panchina della Nazionale sto portando avanti un lavoro e oggi riparto ancora più carico. Voglio vedere l'Italia giocare bene e arrivare in finale di Nations League".

Il calcio ai tempi del Covid-19 è cambiato e anche il lavoro di Mancini non potrà essere lo stesso di prima, a partire dalle convocazioni nella più anomala delle estati calcistiche: "Il calcio prima di tutto ha bisogno del pubblico e spero si porta tornare alla normalità il prima possibile - ha commentato in conferenza stampa il ct della Nazionale -. La convocazione è stata allargata perché non conosciamo le condizioni dei ragazzi e anche per valutare alcuni giocatori in vista degli impegni futuri".

Condizione fisica da valutare che condizionerà anche le scelte iniziali nelle sfide contro Bosnia e Olanda: "E' un fattore di cui dovremo sicuramente tenere conto, ma sono sicuro che un calciatore di qualità possa fare la sua parte in campo anche se non ha novanta minuti nelle gambe. Valuterò bene dopo la prima partita. Contro la Bosnia non sarà facile, è la prima partita e dobbiamo cercare di fare le cose per bene. Serve concentrazione".

Sicuramente quello sul campo è un discorso da riprendere dopo praticamente un anno con il rischio che tutti gli enormi progressi sul piano del gioco messi in mostra dalla Nazionale di Mancini possano aver subito qualche modifica: "La base della squadra è sempre la stessa - ha però commentato il ct -, anche lo stile di gioco. Possiamo variarlo in base a chi ho a disposizione, ma se dovremo cambiare cercheremo di farlo senza fare danni. In attacco invece abbiamo sia calciatori nuovi che ragazzi con noi da due anni. C'è tanta scelta".

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