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IL COMMENTO

Terra... rossa: Bagnaia e una Ducati da riconquistare in fetta

Il pilota italiano è chiamato a riguadagnare il fretta il centro del progetto

di Stefano Gatti
12 Mag 2025 - 11:02
 © afp

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La bilancia pende dalla parte di Marc Marquez e il riferimento non è solo al peso dei punti di una classifica che dopo Le Mans è appunto completamente sbilanciata a favore dello spagnolo nei confronti di Francesco Bagnaia (oltre che del fratello Alex, ma questo è tutto un altro discorso). L'italiano siede malvolentieri e viene da dire inesplicabilmente sul piatto che lo costringe a guardare dal basso il compagno di squadra. Dal basso e nel verso senso della parola da terra, causa doppio volo nelle due gare francesi di sabato 10 e domenica 11 maggio. Bagnaia è un patrimonio da difendere: non tanto o non solo da parte dei commentatori ma da parte della Ducate stessa. Il fatto è che il weekend francese ha offerto spunti quantomeno contrastanti. Il pilota ha lasciato la prima parola (e le dichiarazioni... a caldo) alla cabina di regia del suo team e - da questo punto di vista - non è che Davide Tardozzi e Gigi Dall'Igna siano stati tanto accomodanti, in un certo senso lanciando messaggi precisi e  chiamando Pecco a radunare tutto il suo talento e tutta la sua esperienza per rilanciarsi e... adeguarsi.

© Getty Images

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Sì perché Le Mans ha anche sancito che tra Marquez e Ducati è amore vero. Per intenderci, quello che - allargando il campo - nell'altra grande mossa di mercato dello scorso anno (il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari) non è ancora sbocciato e che si appresta da affrontare la prova "decisiva" del prossimo weekend ad Imola. In Francia, Marquez Sr. ha mostrato a favore di microfono la sua disponibilità a seguire la decisione di Ducati di puntare sul nuovo telaio ed è stato in qualche modo premiato da una prova domenicale che - nel suo svolgimento "pazzo" - gli ha permesso di massimizzare le circostanze, scavando nel giro di una cinquantina di minuti un solco tra sé e i suoi diretti avversari (lo stesso Bagnaia e prima ancora il fratello minore Marc) che segna una decisa e forse decisiva discontinuità rispetto alla sfida punto a punto dei cinque precedenti appuntamenti. Accontentarsi del secondo posto, astenendosi dal tentativo di avvicinarsi al leader Zarco è stato un ulteriore punto a favore dello spagnolo, qualcosa che potrebbe aver spinto il suo team ad affidargli le chiavi di una sfida iridata che è già a senso unico. Come sarebbe poi andata a finire nel GP di Francia senza il contatto al via tra Bagnaia e Bastianini è tutta un'altra storia e lascia qualche ultimo dubbio in sospeso. Il punto di non ritorno però si avvicina e da questo punto di vista il Gran Premio di Gran Bretagna di fine mese è un appuntamento cruciale. Perché gli episodi contano (e anche tanto) ed hanno fin qui "colpito" tanto Marc quanto Pecco, ma la tendenza è quella che conta... alla fine dei conti.

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